Meletij Leontovic

Si chiamava Michail ed era un nobile russo di Poltava. Nato nel 1784, studiò in seminario a Ekaterinoslav’ e poi Teologia all’accademia di Pietroburgo. Dopo essersi fatto monaco col nome di Meletij, fu ordinato sacerdote e mandato a insegnare. Nel 1821 fu nominato rettore del seminario di Mogilëv e nel 1826 dell’accademia teologica di Kiev. Due anni dopo venne consacrato vescovo di Perm e nel 1831 arcivescovo di Irkutsk. Nel 1835 fu chiamato in Ucraina a reggere la diocesi di Char’kov. Scrive Il’ja Semenenko-Basin nel suo Eternamente fiorisce (La Casa di Matriona) che il Leontovic era un asceta rigoroso, gran digiunatore e uomo di preghiera. Tutto quel che guadagnava lo distribuiva ai bisognosi e guariva i malati con i suoi carismi taumaturgici, cosa che in breve lo fece diventare famosissimo in tutta la Russia. Morì nel 1840 e anche sulla sua tomba le guarigioni straordinarie continuarono. Gli abitanti di Char’kov finirono per considerarlo il loro patrono e protettore, specialmente nel corso di successive calamità e anche durante l’ultima guerra, quando la città si trovò al centro dei combattimenti tra tedeschi e sovietici. Venne canonizzato ufficialmente nel 1978. A questo punto mi si permetta di riprendere la sporadica attività di segnalazione di libri, cosa che, stando alle vostre lettere, è particolarmente gradita.

Innanzitutto questo: Ti adoro ogni momento, di Madre Mectilde del SS. Sacramento (San Paolo). Dello stesso editore, l’importante Fontes. Documenti fondamentali di Storia della Chiesa, a cura di Luis Martinez Ferrer e Pier Luigi Guiducci. A domani.

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