Dino Meneghin segna ancora per il basket italiano anche se questo manderà in crisi chi lavora dietro le quinte per togliergli la sedia dopo Londra 2012. Il presidente, il più forte giocatore di ogni epoca, gioca bene la carta diplomatica con la Lituania e la convince a chiedere, come prossimo paese organizzatore degli europei, l'allargamento della partecipazione da 16 a 24 squadre. Proposta accolta dalla federazione europea e, dopo tanto tempo, la Nazionale rimasta fuori dalla porta nelle dure qualificazioni di agosto, ritrova almeno la fortuna che è mancata contro Israele e Montenegro, promosse per differenza canestri nel girone degli azzurri.
Qualcuno si metterà a ridere per questa entrata dalla porta di servizio, ma per il movimento e per i nazionali che giocano nella Nba è un bel colpo. Dovranno lavorare soltanto pensando all'Europeo, il torneo che darà i posti per le Olimpiadi, ammessi al grande gioco insieme alle qualificate di agosto (Montenegro, Gran Bretagna, Belgio, Macedonia e Israele) alle già elette dall'ultima edizione (Spagna, Serbia, Grecia, Slovenia, Francia, Croazia, Germania, Lituania, Russia, Turchia), alle altre condannate come l'Italia dall'estate torrida che ora diventa dolce, e cioè Lettonia, Ucraina, Bosnia, Georgia, Bulgaria, la più attiva nell'appoggiare l'allargamento, e Polonia. La ventiquattresima uscirà dagli spareggi fra Ungheria, Finlandia e Portogallo.
Brindare ed evitare sorrisini di compatimento. Avevamo bisogno di una spinta nuova e Pianigiani aveva dato speranza ottenendo il meglio da giocatori non di prima fascia, come dimostrano i mondiali che la Rai ci ha servito bene fino alle partite decisive, mettendoli poi in coda persino alla canoa-polo e alle repliche di altre dirette. Ora facciamolo crescere questo cavallo senza esplorarne la dentatura.
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