Meno 4 in classifica meno 6 in campo

Più che davanti, il Milan si guardi di lato. Più che alla rincorsa al primo posto dell’Inter, meglio concentrarsi sulla seconda piazza, da mercoledì sera in comproprietà con la Roma. Lo dicono i numeri delle ultime gare, lo dice il ruolino di marcia dei giallorossi nel girone di ritorno, da ieri lo dicono anche i bookmakers: il titolo alla Roma è quotato 4.50, mentre per la formazione di Leonardo la quota è 6,50. La débâcle di Parma ha restituito un Milan che nel giro di quattro giorni è passato dal potenziale +1 sui cugini nerazzurri a un meno piacevole -4.
«Io ci credo ancora» continua a ripetersi e a ripetere Leonardo, per nulla scosso dal tap-in di Bojinov e ancora speranzoso nella rimonta. Domani si gioca Roma-Inter, una delle due dovrà ovviamente lasciare all’Olimpico qualche punto: l’occasione per i rossoneri per rifarsi sotto è molto ghiotta, sperando magari in un passo falso dei cugini nerazzurri. Eppure la sfida casalinga di domenica sera contro la Lazio è piena di insidie. Vuoi per la striscia di vittorie inanellata dai biancocelesti nelle ultime due uscite, vuoi per il bisogno della squadra di Reja di far punti per uscire definitivamente dalle zone calde della classifica, vuoi per il lungo elenco di indisponibili con cui dovrà far di conto il tecnico brasiliano.
Contro la Lazio, tra squalifiche e infortuni, Leonardo farà a meno di sei titolari: Nesta e Bonera in difesa, Pirlo (squalificato) e Beckham a centrocampo, Ronaldinho (squalificato) e Pato in attacco. A questi sei, poi, va aggiunto il nome di Amantino Mancini che ieri si è fermato poco prima della fine dell’allenamento per un affaticamento muscolare. Per l’esterno brasiliano - che nei piani del tecnico domenica avrebbe dovuto rimpiazzare l’assenza di Ronaldinho - si tratta del terzo stop nel giro di poco meno di due mesi: un vero record.
Se in difesa Leonardo si affiderà nuovamente a Thiago Silva e chiederà ancora una volta gli straordinari al 38enne Favalli, sono il centrocampo e - soprattutto - l’attacco ad agitare i sonni dell’allenatore. A disposizione di Leonardo per la linea mediana, infatti, rimangono solamente Gattuso, Flamini e Ambrosini, con i primi due che a Parma hanno mostrato la corda dal punto di vista fisico e atletico. In attacco, invece, Leonardo potrà contare soltanto su Borriello, Huntelaar e Inzaghi: più uomini d’area, che di fantasia. L’assenza di Pato, poi, inizia a farsi sentire in maniera pesante: nelle ultime cinque partite, fra campionato e Champions, i rossoneri hanno segnato solamente due gol, una miseria rispetto alla media di quasi due reti a partita con cui avevano marciato fra ottobre e febbraio. E allora, è molto probabile un momentaneo e necessario accantonamento del «4-2-fantasia»: il tecnico potrebbe avanzare Jankulovski sulla linea dei centrocampisti, oppure mantenere tre mediani, con Seedorf dietro le due punte. In entrambi i casi, sarà l’olandese la principale fonte di gioco milanista: comunque un bel cruccio, vista l’opaca prestazione esibita da Seedorf contro il Parma.


In serata si è sparsa la voce secondo cui il club di via Turati avrebbe raggiunto l’accordo per un biennale da 900mila euro con Mario Yepes, il cui contratto con il Chievo è in scadenza a giugno. Ma dal Milan sono arrivate solo smentite.

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