Fuggire "dopo aver investito una persona è da vili, è un atto contrario a qualsiasi regola. E comunque chi lo fa ha poco da illudersi, perché tanto li prendiamo sempre tutti. Scappare quindi peggiora la situazione dell'investitore in modo esagerato: una volta rintracciato va in galera. Un incidente può capitare a tutti. Bisogna quindi sempre fermarsi e prestare soccorso. Ricordiamoci che così possiamo salvare una vita. Perché allora rischiare di portare un simile peso?".
Il comandante della Polizia locale Gianluca Mirabelli parla dopo una settimana di incidenti gravissimi in città. Mercoledì scorso, dopo una omissione di soccorso in via Fratelli Bronzetti, è morto l'86enne Franco Bertolotti, trascinato per una decina di metri mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali da un furgone guidato da un egiziano di 29 anni senza patente, ora in carcere. Giovedì era stata la volta di una 91enne, anche lei travolta sulle strisce pedonali in via Friuli (l'investitore però si è fermato); la sera stessa, al Vigentino, un 12enne era stato ricoverato in condizioni disperate dopo essere stato investito da un furgone guidato da un 21enne; qualche ora dopo un 50enne veniva deferito in stato di libertà per omissione di soccorso dopo aver travolto in macchina un bambino di 9 anni che, accompagnato dal padre, stava attraversando la strada sull'attraversamento pedonale in piazza Durante.
Comandante Mirabelli, c'è chi dice che, dopo la frenesia dell'applicazione del nuovo codice della strada, i vigili controllino di meno: ad esempio, chi guida scrivendo al cellulare.
"Non è assolutamente vero. Anzi: ho parlato soprattutto con le pattuglie in moto, dicendo loro che preferisco tre multe per guida con il cellulare o a chi passa con il semaforo rosso che 200 verbali per divieto di sosta. E questo perché ci stiamo dedicando moltissimo a prevenire e a contrastare quelle norme di comportamento che possono causare gli incidenti, preferiamo salvare delle vite quando si può".
Le pattuglie in città quante sono al momento?
"Senza parlare delle auto civetta, sono 120 nel turno della mattina, 120 il pomeriggio (in un passato recentissimo erano 40); la sera ce ne sono 20/25 (prima non sono mai state più di undici) la notte erano 3/4 adesso ne abbiamo 10-12. Almeno due volte la settimana facciamo i pattuglioni che si occupano in particolare di chi si mette alla guida in stato di ebbrezza. Siamo passati da 2.700 a oltre 3.200 operatori di polizia locale sul territorio. E gli incidenti mortali nel Comune di Milano nel 2024 sono stati 36, l'anno prima erano 45, nel 2000 108".
Chi si rende responsabile di un investimento, tenta la fuga più di un tempo?
"Le omissioni di soccorso non sono aumentate, ma in un momento come questo tende a far più notizia chi scappa. Poi c'è chi fugge perché non ha la patente, l'assicurazione, la revisione, la macchina è rubata o è ubriaco o drogato. C'è chi semplicemente si spaventa".
In via Verro i residenti chiedono il limite dei 30 km orari.
"Come Comune di Milano abbiano una Direzione Mobilità e Trasporti che si occupa di questo. Noi battiamo molto di più rispetto al passato in ordine alle norme di comportamento che poi sono quelle che causano gli incidenti".
In Svizzera i vigili presidiano anche le strisce pedonali.
"Da anni come vigili (insieme ad associazioni che ci danno una mano) facciamo servizi di fronte alle scuole, ma non si può pensare di mettere un agente a ogni angolo della strada per avere meno incidenti che si prevengono un po' con la repressione, è ovvio, ma soprattutto osservando il codice della strada".
C'è poca educazione stradale?
"Si. Noi ogni anno come Polizia locale di Milano formiamo 40mila studenti, dall'età pre scolare in poi. Non è un intervento spot ed è certamente utile. Al di là di quello, però, serve proprio il buonsenso.
Vanno eliminati i comportamenti che possono causare più incidenti: la velocità, la guida in stato di ebbrezza, sotto effetto di stupefacenti, con l'utilizzo del cellulare, i divieti di sorpasso e bisogna sempre fermarsi ai semafori. Basterebbe aumentare l'attenzione su queste norme e gli incidenti gravi o gravissimi diminuirebbero".