RomaIl box office complessivo del cinema in Italia nel 2010 (dato Cinetel) è stato di 734,2 milioni di euro, per 109,9 milioni di biglietti venduti. Si è trattato dunque di un anno positivo per lintero mercato cinematografico, che ha superato abbondantemente lobiettivo di 100 milioni di presenze. È quanto emerge dai dati Anica presentati a Roma. Se il dato presenze fa segnare un più 11 per cento, il vero boom riguarda il valore dellincasso che sale del 17,9, grazie anche al costo del biglietto per i film in 3D. Chiuso lombrello del Fus, con incentivi statali a pioggia, il cinema italiano sta meglio di prima e sè messo a correre veloce come una lepre, con buona pace dei cinepiagnoni. Così i numeri dellanno solare 2010, forniti dallAnica, la Confindustria della settima arte, evidenziano un consuntivo soddisfacente.
I film italiani al cento per cento aumentano (114 rispetto ai 97 del 2009), mentre la produzione cresce, grazie agli investimenti privati: 141 titoli, rispetto ai 131 del 2009. La quota di mercato del cinema italiano sale al 27,3 (5 punti più del 2009). Nella top ten dei film usciti dall1 gennaio 2010 ci sono otto titoli dei quali, con Benvenuti al sud al terzo posto con 29,7 milioni di euro. Col che si conferma la tendenza a preferire prodotti locali (Zalone e Albanese), ma occorre «fare attenzione a non insistere troppo sulla commedia, promuovendo anche i film dautore», sottolinea Tozzi. Per trovare un film non commedia tra quelli italiani che hanno incassato più di 3 milioni bisogna scendere al quindicesimo posto con La solitudine dei numeri primi. In sostanza, la fascia che traina lincremento del numero di produzioni è quella dei film a medio budget (fra i 200.000 euro e i 1.500.000 euro). Aldilà delle aride cifre, il cinema italiano ha migliorato i propri standard, riaffezionando così il suo pubblico. Un pubblico trasversale, che ha ripreso ad uscire di casa.
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