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Mense gratis ai baby nomadi ma il Comune lo nasconde
Lassessore Sassano: «Non abbiamo scritto dellesenzione solo per un errore. Gli zingarelli ne hanno diritto a prescindere dal reddito»
Lassessore Sassano: «Non abbiamo scritto dellesenzione solo per un errore. Gli zingarelli ne hanno diritto a prescindere dal reddito»
(...) Lassessore alle politiche scolastiche del Comune di Genova Andrea Sassano anche questanno ha presentato il sistema tariffario per il 2005/2006. Uno specchio illustrativo mostra le varie quote, ma stranamente, nella parte inerente alle esenzioni, non appare la voce «nomadi». Lapsus, dimenticanza? «Per quanto riguarda il sistema tariffario - spiega Sassano -, è tutto uguale allo scorso anno. Tra gli esenti ci sono anche i bambini nomadi. Probabilmente questo dato non è stato riportato per un errore ma non cè alcuna differenza rispetto al 2004/2005». Questa specifica esenzione in passato aveva generato accese polemiche da parte di alcuni consiglieri comunali dellopposizione, che consideravano anticostituzionale che i bambini nomadi non pagassero la quota discrizione come gli altri alunni.
Con il nuovo anno scolastico la situazione resta immutata, ma il Comune ha tralasciato, per un «errore» di battitura, di scrivere sul foglio che illustra il sistema tariffario una piccola parola di sole sei lettere: «nomadi». Dai dati presentati dallassessore inoltre emerge la sempre più consistente presenza di bambini stranieri. «Abbiamo un incremento di qualche unità in percentuale negli asili nido e nelle scuole dellinfanzia di bambini stranieri - dice Sassano -. Un impegno che lAmministrazione ha nei confronti dei cittadini stranieri è quello secondo cui anche loro hanno diritto ad avere percorsi di educazione, di formazione come tutti gli altri. Proprio per questo le nostre scuole hanno progetti avviati già negli anni passati, come il «Laboratorio» nel centro storico, in cui lobiettivo è quello di lavorare per la massima integrazione. Crediamo che questo processo veda proprio nella fase scolastica e dellinfanzia il primo passo utilissimo per poter governare realtà sicuramente complesse come sono quelle dei flussi migratori». Il Comune di Genova sembra continui ad avere un occhio di riguardo nei confronti dei nomadi magicamente esonerati dal pagamento della Tarsu, delle quote discrizione scolastiche e dellIci.
Con il nuovo anno scolastico la situazione resta immutata, ma il Comune ha tralasciato, per un «errore» di battitura, di scrivere sul foglio che illustra il sistema tariffario una piccola parola di sole sei lettere: «nomadi». Dai dati presentati dallassessore inoltre emerge la sempre più consistente presenza di bambini stranieri. «Abbiamo un incremento di qualche unità in percentuale negli asili nido e nelle scuole dellinfanzia di bambini stranieri - dice Sassano -. Un impegno che lAmministrazione ha nei confronti dei cittadini stranieri è quello secondo cui anche loro hanno diritto ad avere percorsi di educazione, di formazione come tutti gli altri. Proprio per questo le nostre scuole hanno progetti avviati già negli anni passati, come il «Laboratorio» nel centro storico, in cui lobiettivo è quello di lavorare per la massima integrazione. Crediamo che questo processo veda proprio nella fase scolastica e dellinfanzia il primo passo utilissimo per poter governare realtà sicuramente complesse come sono quelle dei flussi migratori». Il Comune di Genova sembra continui ad avere un occhio di riguardo nei confronti dei nomadi magicamente esonerati dal pagamento della Tarsu, delle quote discrizione scolastiche e dellIci.
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