Mentana si prende tutte le news e Piroso (forse) tre milioni

E via, si scatena subito la dietrologia. Enrico Mentana è fresco fresco di nomina a direttore, il tuo tg su La7 in una settimana ha eguagliato il record di ascolti nell’edizione delle 20 (il 4.8 per cento di share già toccato sotto l’era Piroso) e le indiscrezioni hanno ripreso ad agitarsi. Dagospia, naturalmente. E molti siti web. Headlines: a Piroso sarebbero stati liquidati tre milioni di euro, la redazione del tg sarebbe sul piede di guerra e pronta a uno sciopero, Mentana sarebbe pronto ad assumere i «suoi» giornalisti, tra i quali il possibile vicedirettore Marco Ferrante. Più altre varie ed eventuali.
Proviamo a capire più o meno che cosa sta accadendo. Come direttore del Tg, Mentana ha ovviamente il controllo anche del resto dell’informazione, compreso Omnibus, che peraltro è sempre stato sotto la stessa testata. Per intenderci, se Piroso tornasse al tg o arrivasse qualsiasi altro direttore, ovviamente gli spetterebbe anche la supervisione di Omnibus. «È del tutto normale», spiega Mentana, che è naturalmente gasatissimo. E naturalmente smentisce l’arrivo di altri giornalisti usando una metafora calcistica: «Per la stagione 2010/2011 gareggio con questi giocatori. Se e quando cresceremo, la situazione potrebbe cambiare». Appena nominato, ha subito dichiarato alla redazione (entusiasta) di provare a ridurre la durata del contratto di solidarietà imposto dall’azienda fino al prossimo gennaio per far quadrare i conti: quattro giorni di lavoro alla settimana e stipendio ridotto (ora) di una cifra inferiore al dieci per cento. «Mi sono impegnato su questo fronte nell’interesse della redazione e, ovvio, anche per la soddisfazione dei singoli redattori», conferma Mentana. E in effetti, vista dal di fuori, in queste condizioni sembra inconsueta la minaccia di uno sciopero. «La redazione pare soddisfatta, i risultati si sono fatti subito vedere, il comitato di redazione non mi ha detto niente. Perciò ora mi sorprenderebbe la decisione di scioperare».
Infine Piroso.
C’è chi parla di una liquidazione faraonica, tre milioni, anche se pare un tantino esagerata e più vicina agli standard, per dire, di superstar alla Fiorello. Forse, almeno così dice qualche altro beneinformato più ragionevole, la cifra è inferiore di più di un terzo, appena sotto al milione. «Piroso si è comportato da gran signore, almeno secondo il mio punto di vista», conferma Mentana, che peraltro non parla di cifre. E così ora l’ex direttore Piroso è un collaboratore della rete diretta dal bravo Lillo Tombolini. Anzi, è «una star di rete» come si dice nei corridoi, al pari di Daria Bignardi o Victoria Cabello o altri (ma con compenso inferiore). E per di più continua la sua rubrica (Ah)i Piroso all’interno del programma Omnibus.

E in autunno tornerà con Niente di personale, che come sempre, è al di fuori del Tg.
Insomma, è il quadro tipico di una fase di passaggio che, a dire il vero, appare addirittura meno confusa di quanto ci si sarebbe potuto aspettare.

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