Tra le meraviglie liguri anche la torre saracena

Quattro su trentasei è una buona media, anzi, decisamente ottima se si pensa che in Italia ci sono venti regioni e la Liguria non è certo tra le più estese. Eppure il suo territorio cela quattro insospettabili beni iscritti nell’elenco del Fai, la principale fondazione italiana no profit per la tutela del patrimonio artistico e naturalistico del nostro paese. Insospettabili certo, perchè se a molti sarà capitato almeno una volta nella vita di passare davanti alla minuscola botteguccia del barbiere di vico Caprettari, lo stretto carruggio parallelo a via San Lorenzo, a pochi sarà invece venuta la voglia di sbirciare dentro questa mini (10 mq) barberia, allestita dal signor Giacalone nel lontano 1882 e successivamente rinnovata nel 1922, secondo il gusto corrente dell’Art Deco, con vetri colorati, piastrelle e specchi ovunque, anche sul soffitto. E pensare che questo piccolo negozio continua imperterrito a svolgere la sua funzione primaria: chiunque abbia infatti bisogno di una sistematina a barba e capelli può infatti recarvisi tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30 sicuro di uscire potato al punto giusto, con uno sconto speciale del 20% sul servizio agli aderenti Fai.
Anche l’Abbazia di San Fruttuoso, nell’intatto borgo marinaro omonimo, rientra di diritto tra i beni di altissimo valore posseduti e gestiti dal Fai. Sorto come convento nel X secolo, il complesso di San Fruttuoso è poi divenuto umile dimora di pescatori, e addirittura covo di pirati, prima di essere acquistato dai principi Doria, tuttora sepolti nelle sue segrete. L’abbazia è raggiungibile con battello o a piedi dopo un’eroica scarpinata di 90 minuti da Portofino Mare, è pertanto prudente, prima di intraprendere la camminata, informarsi sugli orari di apertura precisi al numero 0185772703.
Risulta invece decisamente più agevole raggiungere Casa Carbone, sita in pieno centro storico a Lavagna, e, prenotando allo 0185393920, meravigliarsi di come questa dimora celi, eccezionalmente intatto, l’ambiente domestico di una famiglia borghese del ’900 ligure, prima che le esigenze della civiltà concorressero a spersonalizzare le nostre abitazioni.
La quarta meraviglia ligure posta sotto l’ala protettiva del Fai non è purtroppo attualmente visitabile, ma non è difficile scorgerla, fra San Michele di Pagana e la spiaggia di Prelo, sbirciando tra la selva di pini marittimi che l’avviluppano: la Torre di Punta Pagana è una delle poche torri saracene liguri ancora non inglobate in abitazioni o svilite da usi impropri, rimaste a testimoniare un’epoca, tra il XVI e il XVII secolo, quando le coste liguri erano minacciate dalle incursioni delle navi corsare.


Infine, il Teatrino di Vetriano, seppure si trovi «oltreconfine» in terra toscana, vale bene una gita fino a Vetriano di Pescaglia in provincia di Lucca dove si trova, se si pensa che nel 1997 è stato incluso nel Guinnes dei primati come il teatro storico pubblico più piccolo del mondo, anche se, in soli 70 mq, possiede tutto quanto si richieda a una sala teatrale in piena regola. Il teatro è occasionalmente sede di spettacoli e possiede anche un sito internet: www.failucca.it, mentre per visitarlo è sufficiente prenotare allo 0583358118.

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