Mercatini, affitti alle stelle e per Bonola arriva lo sfratto

Mercatini, affitti alle stelle  e per Bonola arriva lo sfratto

Mercatini delle pulci addio o quasi. NOn ci sono sconti per nessuno e la scure del Comune si abbatte da subito su quelli di Bonola e San Donato che sono costretti a cambiare sede mentre si salvano, per ora, quelli dei filatelici e numismatici di via Armorari e della Bovisa. Ma se per San Donato la decisione è un po’ più «soft» e gli organizzatori avranno tempo un mese per reperire uno spazio distante dal capolinea della metropolitana gialla, a quello di Bonola gestito dal settembre 2000 per 50 domeniche annuali dall’Associazione «le pulci di Portobello» , non è stata rinnovata la concessione.
La comunicazione ufficiale è arrivata con raccomandata del primo dicembre 2011 (però con timbro postale del 21 dicembre) quando gà l’ampio parcheggio antistante il Centro Commerciale non era più occupato dalle bancarelle, prima a causa delle nevicate di gennaio poi per un ferreo presidio delle forze dell’ordine che hanno di fatto impedito ai 1200 soci dell’Associazione di esporre la propria mercanzia. Il bello (o il brutto, vedete voi) è la motivazione adottata per far sloggiare le Pulci di Portobello e nella successiva comunicazione comunale del 9 febbraio a firma Silvia Brandadoro indirizzata a Diego Palomba, creatore del mercatino di Bonola, che testualmente recita: «E’ stata segnalata una grave criticità dovuta alla concentrazione di alcune centinaia di venditori abusivi. Detto fenomeno è determinato da un concorso di cause e precisamente, dalla presenza in loco di un Centro Commerciale, dalla facilità di mobilità determinata dalla fermata della Metropolitana e non ultimo dallo svolgimento della manifestazione di codesta Associazione».
In parole povere gli abusivi, che da anni assediano il mercatino dove gli espositori non bisogna dimenticarlo sono in piena regola, scacciano i legittimi occupanti del suolo pubblico, l’illegalità vince sulla legalità e il rispetto delle regole.
Ma non è finita qui perché, con lettera del 27 dicembre sempre a firma Brandadoro, vengono poste le nuove linee guida sperimentali per l’occupazione in uso precario dell’area comunale del parcheggio Bonola dove ciene irganizzato il mercatino e soprattutto il nuovo canone annuo che da 85.000 euro passa a 295.470,94 euro per il 2012.
Immediato il ricorso al Tar dell’Associazione di Palomba e, in attesa delle decisioni dei giudici amministrativi, ieri i soci-espositori (tempestosa la loro assemblea che si è svolta lo scorso venerdì al Rosetum) sono scesi in piazza fin dalle 6,30 dl mattino, occupando le strade adiacenti il parcheggio con auto e furgoncini tappezzati di cartelli di protesta, con l’intenzione di partire per un raid cittadino che rendesse pubbliche le loro ragioni.
Ma un imponente servizio di vigili urbani, polizia e carabinieri in assetto di sommossa, ha impedito loro di muoversi finchè, verso le 10,30, è stato trovato un accordo. E via allora con un corteo di almeno 400 persone per le strade intorno al Bonola, massa di persone incrementata dagli stessi abitanti della zona 8 (12.000 le firme a favore raccolte da Palomba, ma altrettante contrarie a causa dell’invasione degli abusivi).


E si è scoperto che in un incontro dello scorso 15 febbraio l’assessore al commercio Franco D’Alfonso ha promesso a Palomba l’area di via De Gasperi (tra piazzale Kennedy e il cimitero di Musocco), a condizione che ritiri il ricorso al Tar. E c’è chi ipotizza l’area di porta Genova sede al sabato dalla Fiera di Senigallia, lo storico mercato dei milanesi. E domenica prossima si ripete, davanti al Duomo però.

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