Il mercato torna in corso Matteotti: scoppia la protesta

«Non siamo mica cinghiali». Si sfoga così, con un'esplicita allusione alla recente ordinanza di abbattimento degli ungulati, Ferruccio Caldirola, coordinatore Anva-Confesercenti e portavoce delle istanze dei venditori ambulanti nella polemica che li vede contrapposti all'amministrazione comunale di Santa Margherita Ligure. Non vuole discutere del ritorno del mercato settimanale nella via interna di Corso Matteotti, nonostante i venditori stessi abbiano più volte ribadito di prediligere quel Lungomare che li ha ospitati, in via temporanea, per più di un anno. Vuole avvisare che Santa Margherita è a rischio di un nuovo venerdì mattina all'insegna del caos ma del tutto indipendente dalla volontà della categoria. «Lunedì scorso - afferma - l'amministrazione ha studiato una traslazione dei posti, per altro densa di criticità. Ma gli ambulanti, a questo proposito, non sono ancora stati avvertiti. Sarà quindi difficilissimo gestire il posizionamento dei banchi secondo la nuova disposizione. Il comune dovrà comunque deliberare l'assoluta provvisorietà delle collocazioni perchè la legge prevede, in merito, una nuova assegnazione».
Gli ambulanti desiderano evitare di creare alla cittadinanza disagi come quelli occorsi il 6 ottobre a seguito di un «carosello» non premeditato, ma conseguente all'incongruenza fra la piantina di riferimento e l'effettiva organizzazione dell'area adibita al mercato. «Nonostante ciò - prosegue Caldirola - ci scusiamo con i residenti per gli effetti di una delusione che è stata difficile da smaltire, ma che non avrebbe avuto luogo se il recente rifacimento di Corso Matteotti avesse tenuto conto delle nostre necessità.

Un esempio su tutti: la ringhiera che delimita il marciapiede dalla strada a doppia corsia sarà abbattuta perché rende estremamente problematico il parcheggio dei furgoni».
«Ho scelto la strada del dialogo - conclude il coordinatore dell’Anva - ma oggi mi pento di non essere ricorso al TAR».

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