Merce contraffatta, bici rubate e troppi abusivi «Via il mercato delle pulci, è diventato una casbah»

SOPRALLUOGO Il sindaco Dompè: «Situazione ormai drammatica: mercoledì incontrerò il prefetto »

Per sopportare, hanno sopportato. Anche troppo. Dieci anni e quattro mesi. Nell’ottobre del ’98 il mercato delle pulci di San Donato, ora per metà sul territorio di Milano e metà sul comune dell’hinterland, traslocò dalla storica via Lorenzini (in zona Romana) al parcheggio della metropolitana San Donato. I residenti erano esasperati dagli abusivi, e Palazzo Marino trovò la soluzione che, era la garanzia, sarebbe stata provvisoria: un paio d’anni in attesa di creare un’area per la fiera dei robivecchi intorno a via Silla. Nel nuovo spazio vicino alla Mm, accesso consentito con il pass solo a 250 ambulanti autorizzati. Dieci anni dopo. «Adesso basta» tuona il sindaco di San Donato, Mario Dompè, che ieri mattina ha fatto un sopralluogo al mercato della domenica, diventato ormai una casbah: i vecchi pizzi, merletti, fumetti e libri vengono sempre più rimpiazzati da merce di vario genere - e dubbia provenienza -, dalle bici e moto rubate alle borse e cinture dei vu’ cumprà. A gestire l’ingresso dei 250 regolari - il 75% stranieri - è un’associazione, ma persino i carabinieri raccontano che gli ambulanti devono passare «sottobanco» una sessantina di euro per piazzarsi senza problemi. E quando intorno a mezzogiorno i vigili che presidiano l’area fanno il cambio turno, scatta l’invasione di centinaia di irregolari che stendono la merce ovunque. Chi rimane fuori dai cancelli, «apre» un mercato parallelo dove si trova ogni genere di merce contraffatta - dai cd alle scarpe griffate - e persino auto usate. Il proprietario si apposta con la sedia davanti alla macchina e aspetta gli acquirenti per contrattare il prezzo.
Quando ieri è entrato dal cancello, il sindaco Dompè è stato subito circondato da gestori e ambulanti: «Cosa vuole?». «Non sono libero di controllare la situazione? - si domanda -. Quello del mercato è un problema serio, i residenti sono esasperati. I reati a San Donato sono calati del 20% nel 2008, ma la micro-delinquenza è diffusa e i cittadini non denunciano neanche più i furti di biciclette o di autoradio, gli scippi». Sanno che è merce che va a rifornire il mercato «parallelo» della domenica.
«La zona della metropolitana è pericolosa, una centrale dell’illegalità - prosegue il sindaco -, ci sono anche problemi di sporcizia e viabilità. Mercoledì incontrerò il prefetto Gian Valerio Lombardi per chiedere più forze dell’ordine, ma il mercato va chiuso. Il quartiere è in rivolta».

Non si tratta nemmeno di traslocarlo su un’altra area, precisa il consigliere milanese di Fi Gianfranco Baldassarre, che ha accompagnato Dompè nel sopralluogo e da presidente della Commissione Attività produttive nei prossimi giorni convocherà una seduta per chiedere l’eliminazione del mercato: «Persino i vigili se cercano di allontanare gli abusivi vengono malmenati - spiega -. C’è una quantità esagerata di irregolari e merce falsa. Non bisogna spostare il problema in un’altra zona, ma dire basta al mercato che non ha più nulla a che fare con la fiera degli inizi».

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