La Mercedes tradisce la McLaren

STRATEGIA Ross Brawn resterà al comando, mentre la squadra di Hamilton potrebbe interessare i reali del Bahrein

Altro che Formula 1, ormai il patinato circus delle quattroruote si sta trasformando ogni giorno che passa in Formula Arabia. Mancano i denari, la crisi economica mondiale ha già messo ko Bridgestone, Toyota e Bmw, meglio guardare verso quell’Arabia ricca di petrodollari, linfa ideale per il futuro del mondo delle corse. E così dietro l’acquisizione da parte della Mercedes della Brawn Gp, scuderia fresca bicampione del Mondo, c’è l’ulteriore spostamento degli orizzonti del circus verso l’Arabia Saudita.
La capogruppo Daimler - che possiede la Mercedes - ha rilevato il 75,1% della Brawn Gp insieme ad Aabar Investments Pjsc, società di investimenti con sede negli Emirati Arabi, che è anche il più grande singolo azionista di Daimler. Nello specifico Daimler controllerà il 45,1% delle azioni e Aabar il 30 per cento. Il rimanente 24,9% rimarrà invece agli attuali azionisti, così come dovrebbe restare immutata la carica di Ross Brawn a numero uno della nuova scuderia che dovrebbe chiamarsi Mercedes Grand Prix. Da definire invece i nuovi piloti: quasi perso Barrichello, in orbita Williams, la neonata scuderia rischia di perdere anche il campione del mondo Jenson Button e con lui i numeri 1 e 2 scritti sulle proprie monoposto. Tre i nomi dei possibili sostituti, in ordine di chance: Nico Rosberg, Nick Heidfeld oppure Kimi Raikkonen. Quest’ultima ipotesi, però, resta la meno percorribile visto l’elevato ingaggio del finlandese che in Ferrari beccava 25 milioni di euro l’anno.
La Mercedes continuerà - comunque - a fornire i propri motori anche alla McLaren fino al 2015. Entro il 2011, però, la società tedesca dovrà trovare un acquirente per quel 40% di azioni McLaren che possiede: il compratore sarà molto probabilmente arabo, magari la stessa famiglia reale del Bahrein che già possiede il 30% della scuderia di Woking. «Il team - si legge in una nota - continuerà ad essere conosciuto come Vodafone McLaren Mercedes, lo stemma grigio-rosso rimarrà immutato e Mercedes-Benz continuerà ad essere sia fornitore di motori che partner commerciale».
«È una situazione in cui vincono tutti. Ho sempre sostenuto che, per sopravvivere e ottenere successi nella Formula 1 del ventunesimo secolo, una squadra deve diventare qualcosa in più di un semplice team», l’analisi del presidente della McLaren Ron Dennis, facendo riferimento all'ampliamento delle «attività commerciali». Dici ampliamento attività commerciali, leggi un’ulteriore espansione del settore e del mercato verso gli Emirati Arabi.

Un po’ come fatto da Mercedes ieri, un po’ come fatto in passato dalla Ferrari con la sponsorizzazione Etihad, la compagnia degli Emirati arabi, o a Mubadala (il fondo legato al governo di Abu Dhabi) che dal 2007 campeggia su vettura e cappellini. Mubadala che, fra l’altro, possiede il 5 per cento delle azioni del Cavallino.
Ecco perché l’anno prossimo tra Ferrari, Mercedes e McLaren sarà sempre derby. Già, un derby di Formula Arabia.

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