Roma - Anche in Vaticano si timbra il cartellino. In entrata e in uscita con un "badge"
elettronico a banda magnetica di colore blu. Timbrano tutti, dai minutanti ai
capiufficio, laici o ecclesiastici o religiose che siano. E dal prossimo primo
gennaio entreranno in funzione le schede di valutazione per misurare il
rendimento e collegare le retribuzioni al merito.
Largo alla merotocrazia In Vaticano dunque entra la
meritocrazia, ma Oltretevere non aleggia alcun fantasma del ministro
italiano Brunetta: gli "orologi" sono stati predisposti da tempo e le schede
di valutazione applicano il regolamento approvato a fine 2007. Le reazioni
tra i dipendenti sono diversificate; le schede di valutazione sembrano
apprezzate, mentre il "segnatempo" fa problema ad alcuni prelati che
ritengono che un controllo troppo rigido dell’orario di lavoro, specialmente
dei due ritorni pomeridiani a settimana, non si concili con le loro attività
pastorali fuori del Vaticano. E alcuni monsignori affermano che nel 1960
papa Giovanni abolì il "segnatempo" proprio perchè non consono agli
ecclesiastici.
Badge blu Il cartellino versione 2008 è una scheda blu a banda magnetica voluta dai
Servizi economici del Governatorato della Città del Vaticano che sta
gradualmente sostituendo tutte le tessere in uso nel piccolo Stato, da
quelle per accedere ai distributori di benzina o allo spaccio ai tesserini
identificativi di alcuni uffici, tra i quali anche la Radio vaticana. In un primo
tempo si pensava di poterlo usare anche come documento di identità per
quei dipendenti che sono anche cittadini vaticani, ma per ora si è dovuta
abbandonare l’idea, per motivi tecnici.
Funzionari ai voti Aria nuova in ufficio, soprattutto nelle speranze dei dipendenti laici,
dovrebbe anche portare la "Scheda di valutazione personale" che dal
prossimo anno farà parte del fascicolo di ogni dipendente. La scheda,
come spiega una nota nel frontespizio, "dovrà essere compilata per ogni
anno di servizio svolto entro il 31 marzo dell’anno successivo, e trasmessa
al Superiore dell’Ente". In copertina ci sono i dati identificativi del
lavoratore, e all’interno è divisa in quattro paragrafi: dedizione, professionalità, rendimento, correttezza. Per ognuna delle
quattro voci si può barrare su "ottimo", "buono", "sufficiente" o "insufficiente"; seguono sei righe in bianco per le note. Il quinto paragrafo,
la valutazione complessiva , prevede sempre i quattro giudizi ma
specifica che «qualora la valutazione complessiva risultasse insufficiente,
essa potrà determinare l’avvio di procedure disciplinari in conformità al
Regolamento Generale per il personale». Ogni scheda deve essere firmata
dal responsabile dell’ufficio e dal superiore, e la valutazione complessiva
deve essere comunicata verbalmente al dipendente, che non deve nè
firmarla nè averne una copia.
Stipendi da 1300 a 2300 euro La scheda dovrà essere inserita nella
domanda di assegnazione alla classe di merito, ma sarà «vano inoltrarla»
qualora la valutazione complessiva sia insufficiente o sufficiente, o qualora
il dipendente abbia subito negli ultimi 5 anni una sanzione disciplinare.
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