Merkel in calo, liberali boom I socialdemocratici precipitano al minimo storico: 21%

La Cdu, la Democrazia cristiana della Cancelliera Angela Merkel, perde sei punti rispetto alle europee del 2004 ma resta di gran lunga (con la formazione gemella bavarese Csu) il primo partito tedesco con oltre il 38% dei voti. La giornata di ieri ha visto un buon risultato anche per gli alleati preferiti dei conservatori, i liberaldemocratici (Fdp). Secondo le proiezioni delle due reti televisive pubbliche, Ard e Zdf i rivali socialdemocratici (Spd), alleati di governo nella «Grosse Koalition» dal 2005, hanno invece registrato il peggior risultato della storia, con una percentuale attorno al 21% dei voti (contro il 21,5% delle europee 2004 e il 34,2 delle legislative 2005).
I liberaldemocratici, dal canto loro, il partner più probabile della Merkel (in basso) per il prossimo esecutivo, realizzano una performance non indifferente, risalendo dal 6,1% del 2004, al 10,5% circa in questa tornata. Buon risultato anche dei Verdi, che risultano il terzo partito, con una percentuale pressoché invariata rispetto al 2004, tra l’11 e il 12%. La sinistra radicale, la Linke, riceve tra il 7,2 e il 7,5% dei voti, in crescita rispetto al 6,1% delle ultime europee. «Questa sera abbiamo 17 punti di vantaggio sulla Spd. La Cdu da sola è più forte di socialdemocratici e Verdi assieme», ha affermato soddisfatto il segretario generale della Cdu, Ronald Pofalla. Ma i risultati sommati di Cdu e Fdp non assicurano ancora la maggioranza del 50% per governare, se dovessero ripetersi alle legislative del 27 settembre. Riconosce la sconfitta senza giri di parole Frank-Walter Steinmeier, il candidato della Spd alla Cancelleria tedesca.

«Si tratta di un risultato elettorale deludente, c’è poco da girarci attorno» ha dichiarato l’attuale ministro degli esteri alla televisione Ard. «Mi aspettavo qualcosa di diverso e soprattutto mi auguravo qualcosa di diverso».

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