Il blocco granitico imposto dall'anticiclone africano Zeus continuerà a reggere sul Mediterraneo ancora per molti giorni accompagnandoci per gran parte della prima decade di febbraio: è questa l'impietosa sentenza dei modelli matematici che spostano in là nel tempo il momento in cui la circolazione atmosferica inizierà a prendere pieghe più invernali.
Quando avremo la "svolta"
"Almeno altri 10 giorni", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it: se nei giorni scorsi la data per un possibile cambiamento era indicata nel 3 febbraio, adesso è stata spostata a mercoledì 6 quandoa aria fredda dal Nord Europa potrebbe invadere il Mediterraneo e il nostro Paese con il ritorno a condizioni prettamente invernali. Ciò significa che bel tempo e clima mite continueranno indisturbati al Centro-Sud e sulle zone collinari e montuose ma anche nebbie fitte e persistenti continiueranno a essere presenti sulla Pianura Padana per tanti altri giorni. Da domani, lunedì 29 gennaio, e fino al 31 avremo i tradizionali Giorni della Merla che "contrariamente alla tradizione risulteranno piuttosto miti, con temperature ben oltre le medie climatiche in particolare sulle zone montuose (aria calda in quota) e sul versante tirrenico con scarti fino a +5/6°C rispetto alle medie climatologiche del passato", spiegano gli esperti.
L'anomalia termica
Sulle zone costiere e di pianura significa che i valori diurni potranno toccare picchi anche di 20°C al Sud e sulla Sicilia, intorno ai 14-15°C sulle regini settentrionali ma soltanto laddove non saranno presenti le nebbie. Ma quale sono le condizioni meteo previste per oggi, domenica 28 gennaio? Il passaggio di aria artica sui Balcani con target Grecia e Turchia sfiorerà le regioni adriatiche e meridionali con una lieve e temporanea diminuzione delle temperature massime e minime ma di breve durata perché già dalla settimana prossima l'anticiclone Zeus riporterà gli aumenti termici sopra menzionati.
L'altra faccia della medaglia
Come dicevamo, però, su molte regioni del Nord continuerà a essere pieno inverno a causa delle nebbie che impediranno aumenti termici diurni con temperature massime di pochi gradi sopra lo zero. "Complice la calma di vento, l'estrema staticità atmosferica e il ristagno dell'aria nei bassi strati dell'atmosfera, torneranno i banchi nebbiosi soprattutto sulle pianure del Nord e nelle valli interne del Centro - sottolineano gli esperti - in caso di persistenza della coltre grigia durante le ore diurne le temperature si manterrebbero piuttosto basse, diciamo più linea con il periodo".
Come abbiamo visto di recente, in queste aree sarà possibile il "freezing effect", ossia giornate di ghiaccio soprattutto sulle campagne e in zone lontane dai centri abitati del Nord dove i valori
potranno anche non superare gli zero gradi. Dal satellite è ben visibile la striscia grigia in Val Padana, sinonimo di nubi basse, cieli coperti ma soprattutto le foschie e nebbie sopra menzionate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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