Sette giorni di "notti tropicali", poi la svolta. Quando l'estate torna mite

Per tutta la prossima settimana le temperature minime faranno fatica a scendere sotto i 20°C da nord a sud: cosa sono le "notti tropicali" e qual è la tendenza meteo successiva

Sette giorni di "notti tropicali", poi la svolta. Quando l'estate torna mite
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L'arrivo del nuovo anticiclone africano inizia a farsi sentire soprattutto al Centro-Sud: la prossima settimana sarà una delle più calde dell'estate con temperature massime in aumento anche al Nord Italia che fino a questo momento è rimasto piuttosto ai margini di un'estate troppo spesso capricciosa e che ha offerto più spunti instabili e temporaleschi rispetto al meteo stabile. Oltre ai valori diurni, di conseguenza farà più caldo anche durante la notte quando sarà soprattutto l'umidità a essere protagonista.

Cosa sono le "notti tropicali"

Secondo le ultime indicazioni dei modelli matematici, a causa del caldo diurno che al Centro-Sud toccherà anche i 36-38°C mentre al Nord difficilmente si supereranno i 34-35°C di massima, è chiaro che anche durante la notte la colonnina di mercurio farà fatica a scendere più di tanto e perdere parecchi gradi. Gli esperti meteo, con l'espressione "notti tropicali", si riferiscono a quando le temperature minime non scendono al di sotto dei 20°C.

Si tratta di una condizione molto frequente nelle estati italiane da nord a sud, non è una novità di quest'anno, ma a causa dell'anticiclone africano Caronte praticamente per tutta la prossima settimana, specialmente al Centro-Sud, è difficile che la colonnina di mercurio riesca a scendere sotto quella soglia. Va poi sottolineata un'altra cosa: laddove le minime arrivano sui 20-21°C il refrigerio è comunque importante e la sofferenza è certamente più bassa anche se si rientra nella soglia delle "notti tropicali", discorso diverso nelle grandi città del Centro-Sud dove a volte non si scenderà al di sotto dei 25-26°C con un disagio fisico notevolmente diverso.

Aumenta l'umidità

Quando l'alta pressione africana decide di rimanere a lungo sul nostro Paese porta con sé un altro elemento fastidioso: l'afa, che si accumula costantemente nei bassi strati dell'atmosfera. "Questo aumento di umidità è attribuibile all’evaporazione costante del Mar Mediterraneo che, in presenza di cieli quasi sempre sereni e di alte temperature, raggiunge inevitabilmente i massimi livelli possibili", spiegano gli esperti di Meteogiornale. Dopo le piogge e i temporali che fino a ieri hanno interessato il Nord Italia, almeno fino a sabato-domenica prossimi sarà protagonista il bel tempo e tutta l'umidità causata dall’evaporazione del mare la ritroveremo "lungo le coste da nord a sud e anche sulla Val Padana, dove l’evaporazione dei fiumi contribuisce a un costante incremento del vapore acqueo in atmosfera".

Quando avremo una svolta

Anche se è ancora presto per avere certezze assolute (saranno necessari i prossimi aggiornamenti), i principali modelli matematici vedono la fine dell'anticiclone africano e un ritorno a temperature più basse e sopportabili specialmente da lunedì 22 luglio quando sembra che aria più fresca atlantica possa entrare con decisione sul Mediterraneo facendo abbassare le temperature diurne e

notturne anche al Centro-Sud. Alcune ipotesi, addirittura, propendono per una goccia fredda sui nostri mari con potenziale maltempo ma, come detto, serviranno nuove conferme nei prossimi giorni.

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