Meteo e clima

La statistica che non ti aspetti: perché il 1° maggio piove (quasi) sempre

L'Istituto di climatologia Irpi-Cnr ha raccolto i dati relativi agli ultimi 42 anni sulla piovosità del 1° maggio in Italia: la frequenza dei fenomeni supera Pasquetta e 25 aprile, ecco le aree dove è piovuto di più

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Una volta era soprattutto la giornata di Pasquetta a trovarsi sotto la lente d'ingrandimento di milioni di italiani che pregavano affinché la classica gita fuoriporta non fosse rovinata da avverse condizioni meteorologiche. Adesso, invece, la "stranezza" riguarda la Festa del lavoro il 1° maggio: una statistica significativa sugli ultimi 42 anni, dal 1981 al 2023, ha messo in luce che piove molto più spesso di quanto ci si possa aspettare. A dirlo è l'archivio dell'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr (Irpi-Cnr): il maltempo di ieri su tre quarti del Paese sono ormai la consuetudine secondo le statistiche raccolte nell'arco del tempo.

Gli anni più piovosi

Su una mappa esplicativa pubblicata sui social si vede l'Italia bagnata spesso e volentieri negli ultimi decenni. Sono tantissime le mappe con il classico colore azzurrino-blu delle aree interessate dalle piogge: è soprattutto il Centro-Nord a essere colpito dai fenomeni il 1°maggio, meno piovosi Sud e Sicilia. ”È vero che piove sempre il 1° maggio in Italia?", domanda ironicamente un tweet dell'Irpi-Cnr. Se scendiamo nel dettaglio, acquazzoni e temporali più intensi ed estesi si sono vissuti nel 1983, 1985, 1987, 1991, 1994, 1995, 1997, 2003, 2005, 2006, 2010, 2013, 2015, 2022 e quest'anno, 2024. Gli anni sono tanti ma anche nelle altre annate gli ombrelli e gli impermeabili dovevano essere tenuti a portata di mano. Per scovare un meteo totalmente asciutto da nord a sud bisogna vedere le sole mappe relative al 1986, 1989, 2004, 2016.

Le aree più piovose

L'Istituto ha pubblicato anche una mappa ingrandita in cui, tramite i colori, vengono mostrate le aree più soggette alle precipitazioni il 1° maggio: dal 1981 al 2023 sono soprattutto il Nord con tutto l'arco alpino, le aree interne del Centro e del Sud a rischiare le piogge con percentuali superiori al 50%, come a dire che piove sicuramente ad anni alterni. Nelle altre zone non menzionate le probabilità di fenomeni variano dal 30 al 45% mentre soltanto l'estremo sud della Sicilia e della Puglia fanno registrare percentuali molto basse e comprese tra il 5 e il 15%.

Le differenze con le altre festività

Gli esperti hanno paragonato quanto accade a livello meteo per la Festa del lavoro con il 25 aprile accorgendosi che piove di più sempre e comunque per il 1° maggio.

Più difficile, invece, fare paragoni con Pasqua e Pasquetta il cui calendario è variabile ogni anno ma gli esperti spiegano che è comunque meglio organizzare gite e uscite a Pasquetta che è statisticamente meno piovosa della Festa dei lavoratori.

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