Metrò, ora Roma punta al raddoppio

LINEA C Le «talpe» avanzano alla velocità di 400 metri al mese. Già scavati più di 7 km

Metrò, ora Roma punta al raddoppio

Roma punta a raddoppiare la sua rete di metropolitana, passando dagli attuali 36,7 ad almeno 70 chilometri. Quello che può sembrare un sogno potrebbe, invece, tradursi in realtà in tempi relativamente brevi, diciamo entro quattro o cinque anni. Se poi si aggiungono gli oltre 20 chilometri della linea D che andrà in gara entro il 2009, i 2 km del prolungamento della linea A da Battistini a Torrevecchia, i 7 km di metropolitana leggera da Anagnina a Torre Angela e infine la seconda parte del tracciato della linea C, si arriva a un totale di 113 km complessivi di «tube», una misura di tutto rispetto che riporterebbe Roma alla pari della più importanti città europee. Tutto ciò, ovviamente, non certo entro il 2013.
Il punto sullo stato dei lavori della linea C (in fase di realizzazione nella tratta Pantano-San Giovanni) e sui progetti riguardanti i prolungamenti della linea B Bologna-Jonio (B1, già in costruzione) e Rebibbia-Casal Monastero (B2, per 3,8 km) è stato fatto ieri mattina dall’assessore capitolino alle Politiche della mobilità Sergio Marchi e dai vertici di Roma Metropolitane.
«I lavori procedono a ritmo spedito, sono stati costruiti già 7 km di gallerie, siamo addirittura in vantaggio rispetto al timing iniziale» ha spiegato l’assessore durante un incontro al campo base della metro C in via dei Gordiani. Le talpe meccaniche Tbm, al lavoro sulla tratta Giardinetti-San Giovanni, hanno già realizzato 7mila metri di gallerie, su un totale di 19137 metri da scavare. Confermate dunque le inaugurazioni previste «in autunno del 2011 apertura della prima tratta Centocelle-Pantano - ha detto Marchi - nel 2012 Lodi-Pantano, nel 2013 San Giovanni-Pantano». Quanto alla tratta centrale «il progetto preliminare è già stato approvato e finanziato dal Cipe - ha spiegato l’assessore - dovremo consegnare al Cipe il progetto definitivo. Si stanno risolvendo alcuni problemi importanti sulle stazioni di Amba Aradam, Colosseo e Venezia che sono assolutamente confermate ma con dei piccoli spostamenti e adeguamenti sulle uscite, d’intesa con la sovrintendenza». L’assessore capitolino ha inoltre ricordato che è «completamente finanziata la B1, Bologna-Conca d’Oro, che sarà consegnata a fine 2011». Così come «completamente finanziata è anche la B1, Conca d’Oro-Jonio, che sarà cantierizzata alla fine di quest’anno e consegnata nel 2013».
L’incontro al campo-base realizzato nell’ex Tenuta Somaini, è stato preceduto da un sopralluogo nel cantiere di Giardinetti, subito dopo il raccordo anulare, dove i giornalisti, a piccoli gruppi, hanno potuto vedere da vicino la talpa in azione. Le quattro Tbm (questa la sigla che contraddistingue le gigantesche macchine in grado di scavare ognuna alla velocità di 400 metri al mese, sono costate all’incirca 40 milioni di euro. Nel costo globale - hanno spiegato il presidente e l’Ad di Metro C Franco Cristini e Filippo Stinellis, sono compresi anche gli oneri per il montaggio, l’assistenza e i pezzi di ricambio. Per quella che è stata definita «la più grande opera in costruzione in Italia nel settore del trasporto sono stati già spesi 390 milioni di euro, un quarto del costo previsto per la prima tratta funzionale. «Nella realizzazione della linea C - ha detto Stinellis - sono coinvolti 200 ingegneri, 70 archeologi, 1500 tecnici e operai (a regime saranno 2500), 80 imprese affidatarie e 1500 fornitori con un indotto di almeno 7500 persone».
Per tornare all’aspetto tecnico, un po’ di dati: sono 37 i cantieri in attività lungo la tratta Pantano-San Giovanni.

Tre i campi base con 2 mense che forniscono giornalmente 1000 pasti e 450 alloggi per il personale fuori sede. Gli addetti alle talpe meccaniche, che lavorano 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, sono circa 220 per ogni coppia di macchine: nel sottosuolo si alternano 4 squadre di 13 tecnici e operai specializzati ciascuna.

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