Euroflora si avvia verso la conclusione e domani calerà il sipario su questa decima edizione della manifestazione di fiori e piante. Che per Genova ha significato centinaia di migliaia di turisti in giro per la città, o quantomeno alla Fiera, per dieci giorni. E cè chi pensa già ad una sorta di esposizione permanente della kermesse in alcuni spazi dei parchi genovesi. La proposta è del consigliere regionale delle liste civiche per Biasotti presidente, Lorenzo Pellerano che vorrebbe trasformare levento quinquennale in una presenza fissa. «Potrebbe essere un modo per ridare dignità al verde pubblico e rendere Genova sempre più appetibile come meta turistica», scrive Pellerano riagganciandosi allinvestimento sulla manutenzione dei parchi genovesi con i fondi comunitari per diversi milioni di euro. «La mia proposta è quella di prevedere un biglietto minino di ingresso che consenta di visitare le eccellenze naturalistiche di Genova: lOrto botanico, il Roseto di Nervi ecc. Si tratterebbe di realizzare un circuito di musei verdi». Ma come sempre, con Euroflora, sono arrivate anche le polemiche. Lultima è per lorganizzazione del trasporto pubblico con tanto di interrogazione al sindaco del consigliere comunale Gianni Bernabò Brea, perché se è vero che Amt ha aumentato le corse verso la Fiera, è altrettanto vero che ha dimezzato i bus costringendo i viaggiatori a salire su mezzi stracarichi. Per non parlare della Rambla di via XX sulla cui inutilità e costo si sono scatenati i mugugni dei genovesi.
Anche se Tursi tira dritto e si vanta della sua scelta, ribattezzando quella striscia verde in mezzo al traffico «Il Giardino di Genova» e annunciando per oggi e domani spettacoli e musica. Tutti nella rambletta, ops, nel «giardino della città».Metti unEuroflora permanente con un circuito di «musei verdi»
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