di Francesco Scidone*
Dott. Massimiliano Lussana, caro direttore, innanzitutto La ringrazio per gli apprezzamenti nei miei confronti, dimostrano ancora una volta che lei è un serio professionista ed un uomo «libero». Non c'è ovviamente un virus nel mio personal computer , quella lettera è mia e di nessun altro. Non ho usato nei confronti di Crosiglia toni gentili e questo non deve mai accadere. Me ne scuso con lui e con i lettori del giornale. Ero esasperato. La nota sui rifiuti di Monte Moro era per me chiara. Siamo andati in un sito ben circoscritto, in tempi molto rapidi e constatando che in quel sito non vi erano veicoli abbandonati ma ben so - e su ciò i vigili stanno lavorando con grandissimo impegno - che invece e purtroppo i veicoli abbandonati ci sono nel resto del Monte Moro (un giorno poi bisognerebbe ricordare che quei veicoli non sono lì per caso ma che qualche bravo cittadino ce li porta). Quali concetti desideravo esprimere con la mia nota? Un ringraziamento ai cittadini che si attivano, ripuliscono, segnalano; la soddisfazione per la rapidità di risposta della Polizia Municipale e per l'enorme lavoro di rimozione dei veicoli compiuto in un anno (oltre 2500 veicoli rimossi e la presenza ad oggi sull'intero territorio comunale di circa 350 veicoli censiti). Evidentemente questi concetti sono rimasti nella mia penna. D'altra parte, caro direttore, vi sono su Il Giornale articoli o lettere che non descrivono i fatti come stanno. Gian Luca Fois, l'8 giugno, scrive che «a Genova si è addirittura cercato di far collaborare le prostitute per vigilare il centro storico». Ebbene ho già numerose volte dichiarato che nessuno si è mai sognato di usare le prostitute per il presidio del territorio e non si troverà mai una mia dichiarazione in tal senso.
Nell'articolo si stigmatizza poi l'aggressione al militare impegnato nel controllo dei venditori abusivi, aggressione da condannare senza se e senza ma. Non ho però mai avuto il piacere di veder condannare da Fois anche le oltre quaranta aggressioni del 2009, ai vigili impegnati anche nella lotta all'abusivismo, seguendo le forti e precise disposizioni in tal senso date dall'amministrazione. Lo stesso accade con Gregorini che, il 4 giugno scrive: «da tempo i vigili urbani usano il guanto di velluto e la manica larga nei confronti degli ambulanti abusivi stranieri. Qualcuno glielo deve avere ordinato». 4 Arresti, 86 identificazioni, 10 controlli di alloggi adibiti alla prostituzione e 11 affittati «in nero», 83 denuncie, 2439 accertamenti annonari con 577 sanzioni, 187 servizi del Nucleo Antiabusivismo Commerciale con 805 operazioni di sequestro, 23 veicoli rubati ritrovati, 31 servizi sull'abusivismo edilizio e 104 servizi anti inquinamento acustico ed atmosferico sono solo alcuni dei numeri che danno l'impegno dei vigili, nel 2009, nel solo centro storico. È questa la mano di velluto e la manica larga ordinata dall'amministrazione ai vigili? E allora, direttore, vorrei venire in redazione con i vigili a raccontare, a Lei e a Gregorini, quale sia il quotidiano impegno, grande e gravoso, di questi uomini e donne e quanto sia pressante e deciso l'input dell'amministrazione sui temi della legalità. Ho iniziato scrivendo che Lei è un serio professionista ed un uomo «libero».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.