Buongiorno Nina Senicar, finite le vacanze?
«In realtà non le ho mai cominciate, solo qualche giorno di riposo. È per me è stata un’estate di lavoro, ma in questo momento meglio così».
Saggia ragazza. Dove ha «staccato?»
«Sono stata a Ibiza. Volevo relax: posto sbagliato. Ma sono stata con i miei amici e ora sono carica per ricominciare».
Di nuovo in onda dal 30 agosto su Canale 5 per le semifinali e finali di Velone, Nina Senicar è stata la rivelazione femminile dell’ultima Isola dei Famosi. Dopo la parentesi alla corte di Simona Ventura, Antonio Ricci se l’è ripresa per uno dei suoi programmi satellite al fianco di Enzo Iacchetti. Serba, venticinquenne, una laurea in Economia internazionale alla Bocconi, un passato da campionessa di equitazione, Nina parla sei lingue: serbo, croato, italiano, inglese, francese e spagnolo. E Iacchetti la sfotte per i suoi studi. «Meno male - ribatte lei - così evito di prendermi sul serio. Ma anch’io prendo in giro lui, fingendo gelosia per le velone che gli girano intorno».
Che impressione le fanno queste signore over 65? Pensa mai a come sarà lei a quell’età?
«Da bambina trascorrevo sempre le vacanze con due nonne e una bisnonna. Con queste signore torno alla mia infanzia. Quando avrò la loro età spero di trasmettere un’emozione forte come quella che loro danno a me».
Lei è una ragazza del clan di Ricci: ha fatto Distraction con Mammucari, è stata negli spot con Greggio, poi Veline, ora Velone. Chi la prende più in giro?
«Ricci è un mago della tv. Con Mammucari ero alla prima esperienza davanti alla telecamera e ne ero spaventata. Ora con Iacchetti so come funziona».
All’Isola dei Famosi non sembrava intimidita. Alcuni suoi balletti sexy hanno lasciato il segno.
«Sono performance necessarie per fare spettacolo in prima serata. Ma quei balletti sono una recita, indosso un ruolo. Spero che dell’Isola non sia rimasto solo quello».
E a lei che cosa è rimasto?
«È stata un’esperienza irripetibile. Piena di sensazioni che ricorderò a lungo: il buio della spiaggia quando cammini e cominci a vedere tutto, il riso bianco che mangi tutti i giorni e che ogni giorno ha un sapore diverso. Ogni sera guardavamo le stelle, notando i dettagli che di solito sfuggono. Si impara a non dare per scontate le cose che riteniamo ovvie».
Quest’estate ha posato anche per un calendario.
«Nessun calendario. Solo un servizio fotografico».
C’erano le foto sui settimanali.
«Ci sono persone che fanno di tutto pur di emergere. Dovevo fare un servizio con un’immagine a schiena nuda, ma qualcuno ha avvertito i paparazzi che sono arrivati e hanno scattato mentre mi preparavo: il calendario inesistente è nato così. Sono una ragazza tradizionale e non amo mostrarmi a seno nudo a qualcuno che non sia il mio uomo».
Suvvia, Nina, il suo mestiere.
«Sono una modella e per lavoro faccio fotografie sexy, ma non a seno nudo. Ho capito che non ci si può fidare di nessuno».
Certi balletti sono più provocanti delle foto senza veli.
«La provocazione fa parte dell’essere di una donna. La nudità è una concessione che si fa a chi si vuole».
Finite Velone che cosa farà?
«Una pausa per dedicarmi al mio sogno che è il cinema. È un momento in cui posso valutare e decidere».
Ha delle offerte?
«Sì. Però sono dell’idea che bisogna fare un passo alla volta, magari cominciare con qualcosa di più piccolo, che però ti dia la possibilità di inseguire un sogno».
Come mai una ragazza laureata in Bocconi che parla sei lingue fa la showgirl in tv?
«Questa è una domanda sulla quale mi prendo spesso in giro da sola. Alcuni miei ex compagni lavorano in banca o fanno i manager mentre io sculetto in tv. Ma ci sono altri ragazzi bravi e preparati che faticano a trovare lavoro o a pagare l’affitto. Perciò mi ritengo fortunata. L’università dà sostanza, non è come uno yogurth che scade».
Quando ha studiato tutte quelle lingue che cosa pensava di fare nella vita?
«Volevo lavorare nel mondo dell’advertising. Ho fatto degli stage e mi sono resa conto che non era bello come sembrava. Si passavano le giornate al computer. Certe ragazze sognano di fare l’attrice da quando avevano cinque anni, a me è venuto in mente quando ne avevo venti».
Ha anche praticato l’equitazione a livello agonistico.
«Ero nella nazionale serba, tutta la mia adolescenza l’ho dedicata ai cavalli. Quello era il mio vero sogno, purtroppo troppo costoso per me e la mia famiglia».
Legge i giornali? Segue la politica italiana?
«Leggo i giornali e seguo la politica solo per essere informata, niente di più. Ho sofferto in Serbia, quando hanno ammazzato il nostro premier Djindjic, arrivato dopo le tragedie procurate da Milosevic. Da allora ho smesso di interessarmi di politica».
Da grande vorrebbe diventare?
«Mi piacerebbe lavorare con Kusturica, il nostro regista più geniale».
E
«Le Iene mi piacerebbero moltissimo. Lo dico senza nessuna autocandidatura. Seguo anche Victor Victoria. Tra il piacere da telespettatrice e la possibilità di farli ci passa molto. Però, mai dire mai».