«La mia Provincia si è salvata Sotto Milano non ci torniamo»

Allora, presidente Pietro Foroni, siete salvi o no? La Provincia di Lodi resta in vita...
«Certo, chi ha scritto il contrario si è basato sul censimento del 2001, ma i dati delle anagrafi dicono che abbiamo più di 225mila abitanti».
Quindi 5mila più del minimo richiesto dalla manovra del governo. Ma lei si è sentito in pericolo?
«No, guardi, non è questione di essere salvi o in pericolo. Io rivendico l’utilità e la necessità delle province, e di questa in particolare».
Non siete uno spreco?
«La mia indennità è di 2.300 euro. Per il funzionamento dell’ente spendiamo meno di un milione di euro. Lo tagliamo? I dipendenti dove vanno? Smembrati fra altri enti. E il risparmio dov’è? Io sono stato sindaco di un Comune di 3mila abitanti. Più o meno la popolazione di un ministero, dove a ogni angolo c’è un usciere, che non sa cosa c’è a 30 metri di distanza. Quali sono i veri sprechi?».
Lei ha spese inutili da dichiarare?
«Con 225mila abitanti e 61 piccoli Comuni ho tutti gli occhi puntati. Anche volendo sarebbe impossibile. Sarei giustamente inchiodato dai miei elettori. L’ente più vicino al territorio è il più controllato».
Ma le sue funzioni non potrebbe esercitarle, per esempio, la Provincia di Milano?
«Ma vi pare che Milano, con tutti i...problemi che ha, si occuperebbe di noi.

La nostra Provincia ha appena approvato investimenti per 17 milioni, strade e scuole. Altro esempio: una centrale. Abbiamo ottenuto compensazioni per i cittadini garanzie ambientali: sarà la più pulita d’Europa. Abbiamo cultura e caratteristiche economiche specifiche. La nostra una storia di autonomia».

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