Micciché apre al Pd: "Per il Sud mi alleerei anche col diavolo"

Roma - Gianfranco Miccichè, leader di Forza del sud e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe, apre alla sinistra. Ai microfoni di Radio24 ha infatti detto: "Non escludo un'alleanza di Forza Sud anche con il Pd. Alle condizioni attuali mi pare difficile, ma, anche magari con una nuova legge elettorale, non lo escludo affatto. Per il Sud siamo pronti ad allearci anche con il diavolo".

Nessun problema per il Pdl Poi precisa: "Noi non creeremo alcun problema al Pdl, anche perché in questo momento non sono tra quelli che vogliono le elezioni anticipate. Più tempo abbiamo per radicare nel territorio Forza del Sud meglio è. Anzi, farò di tutto per evitare che il governo cada". Quando Berlusconi ha saputo che "otto deputati e quattro senatori dei gruppi Pdl sarebbero andati al Misto per dare vita a Forza del Sud - ha raccontato - non è che ci sia rimasto proprio bene. Ma questa scelta è stata ineluttabile. Il premier era a conoscenza del mio progetto, il giorno in cui gli comunicai la fuoriuscita dei parlamentari arancioni ho anche spiegato che non potevamo costruire un partito stando dentro ad un altro". Il leader del movimento arancione, rispondendo poi ad una domanda sull’ipotesi di Maroni premier, ha detto: "È una delle persone della Lega che mi piace di più". 

I problemi del Sud Micciché ha parlato anche più in generale del Sud e della politica di governo: "Al Sud si evade principalmente per bisogno, mentre al Nord solo per arricchirsi. Quanto a Tremonti e alla riforma fiscale, il parlamentare sicialiano spiega: "Tremonti spero non stia facendo ammuina, ma non sono così sicuro. Io con lui mi ero molto arrabbiato in campagna elettorale".

Infine, sui ministeri al Nord, il sottosegretario al Cipe così risponde: "Una minchiata. La Lega sta perdendo la sua motivazione d’essere, o almeno quella che era un tempo: il rapporto col territorio, le quote latte... Ora puntano solo alle poltrone delle aziende, si sono romanizzati".