Cultura e Spettacoli

Michele Placido: chi ricostruisce L'Aquila rilegga Ignazio Silone

L'attore e regista presenta il suo spettacolo
teatrale «I fatti di Fontamara», tratto dalle
opere dello scrittore abruzzese, che nel suo
libro «Uscita di sicurezza» parlò del terremoto
che colpì la Marsica nel 1915. Alla piéce
prendono parte undici allievi dell'Accademia
d'arte drammatica

«Dovrebbero fare attenzione alle opere di Ignazio Silone soprattutto le persone che stanno lavorando alla ricostruzione dell'Aquila». Così Michele Placido ha presentato lo spettacolo da lui ideato «I fatti di Fontamara», al teatro Argentina di Roma. «Silone scrisse sul terremoto del 1915 in Marsica, nel suo libro "Uscita di Sicurezza", del 1965 - ha spiegato Placido alla presentazione dello spettacolo, che ha lo scopo di reperire fondi da devolvere alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto del 6 aprile scorso -. Guardando un po' la storia, le esperienze di terremoto in Italia non sono andate molto bene. Rileggendo Silone mi è venuta voglia di proporre uno spettacolo che non facesse spegnere i riflettori su L'Aquila».
Il grande intellettuale e politico abruzzese, l'autore di quel romanzo dirompente che fu «Fontamara», colui che si definì «cristiano senza chiesa e socialista senza partito, era nato a Pescina il primo maggio del 1900 con il nome di Secondino Tranquilli e nel terremoto della Marsica perse la madre e numerosi familiari. E nel 1965 pubblicò «Uscita di sicurezza», una sorta di diario politico retrospettivo che fu elogiato da Bernard Russell e osteggiato dagli intellettuali italiani di stretta osservanza comunista.
Il progetto di Placido consiste nella rielaborazione dell'opera dello scrittore abruzzese, al quale prendono parte undici giovani attori diplomati presso l'Accademia nazionale di arte drammatica. «Spero sia d'invito a creare nuove compagnie teatrali formate da diplomati dell'accademia», ha aggiunto Placido.
Lo spettacolo avrà «una scenografia molto semplice dove saranno protagonisti la parola e la recitazione degli attori, che useranno il dialetto abruzzese», ha spiegato Placido. «I fatti di Fontamara» farà un breve tour in Abruzzo, dopo aver fatto tappa domenica al Festival dei Due Mondi di Spoleto, per «una prova di quattro ore all'aperto - spiega l'ideatore -. Mi piace far vedere come si fa uno spettacolo, come si costruisce una scena».
Con Placido anche la direttrice di Teatro di Roma Giovanna Marinelli, la presidente della fondazione onlus «Il meglio di te» Fulvia Russo e il vice presidente Gino Turino. La fondazione e il ministero per i Beni e le Attività culturali hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo, in collaborazione con Teatro di Roma e il centro studi Ignazio Silone.

Il 17 luglio «I fatti di Fontamara» sarà a Pescina, per omaggiare Silone nella sua città natale, il 18 a Tossicia, dal 20 al 23 a L'Aquila e il 6 agosto a Gioia dei Marsi.

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