Microsoft contro la Ue: ricorso sulla supermulta

La sanzione ammonta a 899 milioni. E il gruppo di Gates rinuncia alle nomine previste per Yahoo

da Milano

Microsoft farà ricorso contro la decisione della Commissione europea di infliggerle una multa da 899 milioni di euro per il mancato rispetto di una decisione antitrust.
L’Ue ha comminato a Microsoft la multa record poiché il colosso del software non ha rispettato una decisione dell’Antitrust comunitario del 2004. Si tratta della multa più alta mai decisa da Bruxelles nei confronti di una sola società, nonché della prima condanna nei confronti di una società per non aver rispettato una decisione. Tuttavia la somma totale non è che il 60% dell’ammontare massimo che la Commissione avrebbe potuto esigere.
L’esecutivo Ue ha riconosciuto che solo a partire dal 22 ottobre scorso (con tre anni di ritardo) la società di Redmond ha cominciato a mettersi in regola, fornendo le informazioni sull’inter-operabilità ai concorrenti, attraverso il rilascio di una specifica licenza al prezzo forfettario (giudicato finalmente ragionevole da Bruxelles) di 10mila euro, e di una licenza facoltativa per il brevetto mondiale che prevede il pagamento di royalties ridotte pari allo 0,4% del fatturato generato dai prodotti dei titolari della licenza stessa. «Microsoft è stata la prima società in cinquant’anni di politica Ue della concorrenza che la Commissione ha dovuto multare per non aver obbedito a una decisione dell’antitrust comunitario»- ha affermato il commissario alla Concorrenza, Neelie Kroes.


Intanto negli Usa la società ha rinunciato alla nomina dei direttori per un’offerta ostile su Yahoo, indicando così che considera, almeno per il momento, chiuso il capitolo con il motore di ricerca. Secondo fonti ben informate, i potenziali nominati avrebbero ricevuto una lettera che li liberava dai propri contratti. Gli analisti, comunque, sono convinti che le negoziazioni prima o poi riprenderanno.

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