nostro inviato a Lugano
Il dottor Jurg Stamm, responsabile del Centro cantonale di fertilità allOspedale La Carità di Locarno, dove tutto il personale parla come lui italiano, francese, tedesco e inglese, a conferma che il fenomeno-infertilità è diventato un problema continentale.
Quanti sono i nostri connazionali che si rivolgono a voi?
«Ormai le coppie italiane che si rivolgono al nostro centro rappresentano una percentuale compresa tra il 60 e il 70% dei circa 500 casi che trattiamo in media ogni anno solo nellospedale La Carità di Locarno. In tutta la Svizzera i casi curati sono migliaia».
Italiani a parte, è un fenomeno in aumento?
«Purtroppo sì, con un trend del 30% in più ogni anno».
Si è fatto unidea delle cause di questa diffusa infertilità?
«Sì, penso che la causa principale sia da ricercare in questo spostamento in avanti delletà in cui le coppie oggi decidono di fare un figlio. Ieri era intorno ai 25 anni, oggi si spinge sempre più tra i 30 e i 40 anni. E le probabilità di non essere più fertili aumentano di pari passo con letà».
Quindi non è soltanto un problema italiano?
«No, è probabilmente un problema di tutte le società ricche, dove si tende a procrastinare il concepimento di un figlio. Da voi, in Italia, il problema è stato soltanto aggravato dalle troppe proibizioni imposte dalla legge, che non esito a definire medioevale».
In base alla sua esperienza, questa diffusa infertilità è più maschile o femminile?
«Senzaltro maschile, con unincidenza sul totale di oltre il 60% dei casi».
Quanto costa porvi rimedio, nel vostro centro di Locarno?
«Tra gli 800 e i mille euro per una inseminazione eterologa e circa 2.500 euro per un intervento in vitro».
Unultima curiosità, dottore: lei ha figli?
«Sì, ne ho quattro. Penso siano un buon numero».
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