da Roma
La grande attesa è cominciata. Il presidente della Corte Federale Piero Sandulli ha ringraziato e salutato tutti con un poco tranquillizzante: «Verrà tempestivamente comunicata data, orario e luogo del dispositivo che verrà letto, mentre le motivazioni seguiranno successivamente». La suprema Corte calcistica è entrata in camera di consiglio ieri sera alle 19,20 e, probabilmente, questa sera, dopo la chiusura della Borsa, potrebbero arrivare le sentenze del maxiprocesso. Il condizionale è dobbligo viste le posizioni da vagliare, la mole degli atti difensivi da controllare e i tanti dubbi che tre giorni di acceso dibattimento hanno fatto sorgere. Perché se prima dellappello i giochi sembravano fatti, con la previsione delle punizioni anche davanti alla Corte Federale, dopo aver sentito le tesi difensive qualche dubbio si è insinuato anche tra i giustizialisti della prima ora.
È toccato al Milan accendere la miccia, era la giornata dei rossoneri e i difensori Edda Gandossi, Leandro Cantamessa e Marco De Luca non si sono risparmiati. Dopo laccorata e precisa ricostruzione delle telefonate e dei comportamenti di Leonardo Meani, laddetto agli arbitri del club di via Turati («erano chiacchiere tra amici»), operata dallavvocato Gandossi, Cantamessa è andato giù duro: «La Caf ha inflitto una sanzione che al di là della illegittimità è enorme e non ha alcun legame con nessuno dei precedenti 56 casi processuali di responsabilità oggettiva. La Caf in una botta sola ha commesso tre errori: ha ignorato i precedenti, ha ignorato i dati del procedimento che essa stessa si è data e alla fine, dimenticando lequilibrio tra il fatto e la pena, ha dato una fucilata al principio della certezza del diritto». Cantamessa ha poi presentato Meani come personaggio marginale rispetto alla società, non figura nominativamente nel censimento del club ma era al piano più basso, aveva solo un pass per accedere al campo: quindi più il Meani è lontano dalla società, tanto più è incontrollabile. Cantamessa ha poi fatto riferimento ai casi del passato, sottolineando come delleventualità di passaggio di denaro per commettere lillecito «non cè traccia e quindi non si può paragonare questo caso a quello dello scorso agosto (Genoa, ndr) - con un grosso passaggio di denaro - e chiedere quindi la stessa sanzione».
A chiedere il pieno proscioglimento di Adriano Galliani, Meani e il Milan ci ha poi pensato lavvocato De Luca con una focosa arringa riempita anche da un acceso bisticcio con il Procuratore Palazzi. De Luca ha fatto leva sullillegittimità dei 44 punti di penalizzazione al Milan che hanno il solo scopo di impedire al Milan la partecipazione alle coppe europee, pena non prevista dal codice di giustizia sportiva. Anche perché nel passato, mai si era andati oltre i 15 punti di penalizzazione. «La prova dellillegittimità la fornisce lo stesso Palazzi - il duro intervento di De Luca - dicendo che serve qualche punticino in più per evitare che il Milan vada in Europa. Colpire le manifestazioni non appartiene alla possibilità sanzionatoria prevista, questa è una richiesta illegittima». Apriti cielo, Palazzi reagisce, il presidente Sandulli è costretto a intervenire («Lavvocato si è lasciato prendere dalla foga...») e De Luca si scusa: «Ho stima del procuratore, mi scuso, vorrà dire che gli manderò una scatola di cioccolatini». De Luca ha così concluso: «Il massimo dellafflittività sarebbero la perdita dello scudetto 2005/06, (tolto alla Juve e non assegnato al Milan secondo in classifica, ndr) e una penalizzazione di 15 punti» cosa che consentirebbe alla squadra di partecipare ai preliminari di Champions.
Lavvocato Siniscalchi ha poi difeso la Lazio e Lotito, prima delle arringhe finali contenute in 15 minuti per laccusa e due minuti per i singoli accusati (il Milan vi ha rinunciato), con tanto di gong finale a chiudere gli interventi. Palazzi ha ribadito le tesi e le richieste accusatorie «lillecito cè stato e un intero campionato è stato falsato. A partire dalla Juve mediante lalterazione delle griglie, una prova che qui si è tentato di ridicolizzare».
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