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Milan, Galliani categorico: "Ronaldinho resta qui Il Flamengo? Mai sentiti"

Il vicepresidente rossonero "blinda" Dinho, che nelle ultime settimane era stato accostato ai brasiliani e ai Los Angeles Galaxy. Per arrivare a Dzeko (ma l'ad dice: "Nessuna trattiva") o a Robinho i rossoneri dovranno ceder Huntelaar

Milan, Galliani categorico: 
"Ronaldinho resta qui 
Il Flamengo? Mai sentiti"

Milano - "Ronaldinho è del Milan e giocherà sicuramente nel Milan la prossima stagione". E' categorico al suo arrivo in Lega calcio il vicepresidente rossonero, Adriano Galliani. "Il Flamengo? Nessuno si è mai fatto vivo con il Milan" ha precisato Galliani. "Ronaldinho è tranquillissimo, sta arrivando con suo fratello, ma non c’è mai stata nessuna sua richiesta di andare via, né mai alcuna offerta, il Flamengo non si è mai fatto vivo con il Milan - ha aggiunto Galliani -. Ronaldinho arriva e va in ritiro normalmente, ha un contratto con il Milan per un anno ancora, senza nessuna clausola rescissoria a gennaio". Galliani ha smentito anche le voci su Dzeko. "In questo momento non c’è nessuna trattativa per Dzeko, ce ne una invece in corso per Papastathopoulos, ma non è ancora conclusa".

Tra Dzeko e Robinho Dalla Germania torna d'attualità per i rossoneri la pista bosniaca di Edin Dzeko, l'attaccante del Wolfsburg già inseguito a lungo dai rossoneri la scorsa estate. Propro Dzeko avrebbe confidato ai compagni: "Mi cercano in tanti, ma per una settimana io aspetto ancora il Milan". In corsa ci sono anche Juventus e Manchester City e la base d'asta è 40 milioni. Troppi per la società di via Turati che ha varato il nuovo ciclo al risparmio. In alternativa dall'Inghilterra parlano di Robinho. Secondo l’Independent però la trattativa sarà complicata, soprattutto per le richieste economiche degli inglesi. Acquistato due anni fa per oltre 35 milioni di euro, lo scorso gennaio il talento brasiliano è stato ceduto in prestito al Santos. Il rapporto con Roberto Mancini è ormai irreparabilmente deteriorato, da qui la volontà di cedere il giocatore.

Due gli ostacoli: il suo ingaggio (oltre 7 milioni all’anno) e il prezzo del suo cartellino (almeno 24 milioni).

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