Al Milan manca solo il gol. Sfiorato, a ripetizione, nella ripresa. Prima con Borriello, poi con Ronaldinho, infine, sul gong, con Huntelaar, la sorpresa di Leonardo. Lolandesino schierato a destra al posto di Pato è una spina nel fianco per Riise che non riesce a schiodarsi dalla sua garitta per evitare conseguenze più gravi. Al Milan manca solo il gol non la personalità per cercare, anche ieri sera, dinanzi alla Roma, di vincere il duello e di mettere così pressione allInter che può fumarsi un sigaro stasera contro il Genoa, a San Siro. A Manchester, mercoledì prossimo, cè bisogno di altro, molto altro. In particolare di Ronaldinho, rimasto negli spogliatoi nel primo tempo e uscito fuori nella ripresa, quasi per calcolo. Deve anche smerigliare la propria mira Borriello, sul cui piede migliore, il sinistro, capitano le due palle-gol sontuose costruite dai rossoneri tra la fine della prima frazione e linizio della seconda. Più che tenere il pallino, attraverso un Pirlo ispirato, il Milan non può, concedendo alla Roma soltanto un missile di Riise in pieno recupero (e la risposta di Abbiati è molto autorevole). Anche i ricambi, decisi dalla panchina più per acciacchi vari, (usciti i migliori, Flamini e Antonini, dentro Beckham e Abate), partecipano alla caccia grossa ai tre punti della sfida. Il felpato cross di Beckham per Ronaldinho sembra fatto apposta per schiodare lo zero a zero e regalare al Milan il meritato successo: specchio della porta mancata per un soffio.
La Roma accorta e concreta di Ranieri appena si rende conto di non essere allaltezza del rivale, si ritira in buon ordine e cerca di giocare sugli spazi concessi. Inutilmente.
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