nostro inviato a Milanello
Il Milan timbra il primo cartellino del 2007 senza Kakà ma nel frattempo, e a fari spenti, prepara lo sbarco di Ronaldo a Milanello. Luno e laltro argomento animano la discussione rituale che Ancelotti e Galliani intrattengono a colazione nel sabato del villaggio rossonero, subito dopo gli interventi in conferenza-stampa e ai microfoni di Milanchannel. Precedenza a Kakà, tenuto a riposo per precauzione, e come sostiene Silvano Ramaccioni, per rispetto di fondamentali criteri del calcio («solo in promozione fanno giocare chi dal 23 dicembre non tocca un pallone» è la spiegazione dello stagionato ma lucidissimo team manager). «Kakà verrà pronto per lOlimpico» lappuntamento fissato da Ancelotti a nome anche dello staff sanitario che ritarda di giorno in giorno lavvenuto recupero del brasiliano alle prese con un fastidioso dolore alla pianta del piede (venne colpito a Udine in occasione del rigore) per il quale non esistono rimedi miracolosi: o sparisce il dolore e col dolore il fastidio nel correre, oppure son guai. Non gioca Kakà, al suo posto può tranquillamente scendere le scale - tipo Wanda Osiris - Clarence Seedorf, il quale, come informa simpaticamente Ancelotti, «da 5 anni sostiene che è quello il suo ruolo» e può perciò ispirare Gilardino e Inzaghi, ripromossi a strana coppia dattacco.
Senza Kakà, in attesa di Oddo («se non arriva nessuno si strappa i capelli, Lotito sta tirando troppo la corda» è la stoccata di Carletto nelloccasione portavoce della società seccata per il tira e molla del presidente biancoazzurro il quale rischia grosso: a fine stagione, a meno di 2 milioni di euro, il terzino può andare al Liverpool), il pensiero corre alla lista dei recuperabili in cui bisogna iscrivere, a sorpresa, il nome del portiere Dida, utilizzabile la prossima settimana anche ad Arezzo in coppa Italia secondo lo schema di Milanlab. Sicuro lutilizzo di Favalli a sinistra (con lo spostamento di Jankulovski nel trio di centrocampo) mentre resta incerto il futuro di Ambrosini, convocato e spedito in panchina contro la Reggina. Dove resistono i più consistenti sbreghi è in difesa per la lontananza di Nesta e Kaladze cui rimediano, nelloccasione, capitan Maldini da un canto e il giovane Bonera dallaltro (Simic ha perso tutto il credito possibile e immaginabile).
Senza Kakà, il Milan continua a osservare da lontano quel che succede nella polveriera Real Madrid dove ogni giorno se ne registra una. Ora, dopo la notifica di Capello su Beckham («fino a giugno si allenerà solo, non giocherà più») e su Cassano («non fa parte dei nostri piani»), i riflettori sono puntati su Ronaldo il quale comincia a far sapere di essere pronto a lasciare il Real, anche solo in prestito, per 6 mesi, fino a giugno, in vista di un definitivo trasloco dal prossimo mercato. «Portatemi via da qui» continua a ripetere Ronie incrociando alcuni emissari e il suo procuratore. Il Milan sta alla finestra e resta a guardare mentre Ancelotti chiude la porta virtualmente allarrivo di un altro attaccante («stiamo bene così»).
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