Sarà acceso, oggi, il dibattito in Consiglio regionale, dopo le dichiarazioni dell’assessore al Territorio, il leghista Daniele Belotti, in merito al mercato della casa in Lombardia, notevolmente in fase di stallo. «Abbiamo ben 84 mila vani invenduti soltanto a Milano - ha detto ieri in conferenza al Pirellone l’amministratore della Lega Nord -, 58 mila a Bergamo e 56 mila a Brescia». Il Carroccio ha deciso di smuovere il «mattone», cardine dell’economia milanese.
I dati in possesso di Belotti vengono da una ricerca condotta dal Politecnico, che evidenzia come l’invenduto nell’edilizia sia non solo un problema endemico ma soprattutto in fieri, perché la carenza di possibilità d’acquisto sale verso il futuro secondo una curva pericolosamente esponenziale. Nel 2009 i vani che non avevano trovato acquirenti erano 85 mila nel milanese, 58 mila nel bergamasco e 56 mila nel bresciano. Se la tendenza continua a mantenere questo trend, si prevede che per il 2018 le cifre potrebbero presentarsi ancor più preoccupanti. Ovvero, l’invenduto potrebbe arrivare a 135 mila vani a Bergamo, 107 mila nel bresciano e 85 mila in provincia di Milano.
«Sono numeri molto pesanti sia per le aziende sia per i liberi professionisti del settore», che vanno rosicchiati con una politica mirata sul dilemma casa, l’oggetto del desiderio su tutto il territorio nazionale. «Ecco perché - ha proseguito il capogruppo della Lega Nord in Regione, Stefano Galli - abbiamo deciso di presentare una mozione per il sostegno pubblico dell’acquisto delle abitazioni in Lombardia».
Crisi economica, mancanza e difficoltà di affidamenti bancari, sfiducia nel futuro hanno aumentato negli interessati la paura d’affrontare un passo così importante. Nel 2011 sono state 40 mila le famiglie che hanno subìto una procedura di esecuzione di sfratto o pignoramento ed attulamente altre 300 mila si trovano nell’occhio del mirino.
«Il nostro compito è di elaborare nuovi strumenti di sostegno a favore di coloro che hanno necessità di accedere ai mutui per la prima dimora, strumenti che devono provvedere anche al mantenimento delle agevolazioni dopo aver contratto il mutuo» ha concluso Galli.
Una soccorritrice manovra per favorire il mercato immobiliare avrebbe anche un riscontro ambientalista, poiché comporta la pianificazione del risparmio del suolo. Ogni anno nel nostro territorio si perdono 5,6 metri quadrati di terreno agricolo. Dal 1999 al 2008 l’ubanizzazione si è mangiata 35 mila ettari, un consumo sette volte superiore rispetto alla media nazionale.
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