Valerio Boni
da Milano
Per gli appassionati italiani di moto si è rotta una tradizione, quella che voleva lEicma, dai più conosciuto come Salone del ciclo e motociclo di Milano, organizzato negli anni dispari. Tra le tante notizie, spesso legate a tasse e balzelli, che riguardano gli appassionati di due ruote e motore questa è senza dubbio la più allegra, poiché sancisce la cadenza annuale di un appuntamento che per oltre mezzo secolo era rigorosamente biennale. Negli anni dispari appunto. È il passo conclusivo di una rivoluzione che ha portato tutta una serie di novità, che sono partite dalla separazione in due esposizioni distinte per due ruote senza e con motore, al ritorno alla tradizionale data di metà novembre e alla rottura dell'alternanza tra Italia e Germania in tema di Saloni internazionali. Così, per la prima volta, lEicma si è trovato a dover contrastare la concorrenza dellIntermot, lappuntamento tedesco che a sua volta è tornato allantico, riportando la sede da Monaco a Colonia. Quella organizzata a Milano (via il 16 novembre) dallEicma, al cui vertice cè Guidalberto Guidi, non è più la prima rassegna della stagione. Colonia lha preceduta di poco più di un mese, ma questa particolarità non sembra preoccupare, poiché le novità che contano non mancheranno. Molti dei costruttori hanno già mostrato le loro armi per il 2007, qualcuno addirittura lo ha fatto a settembre, prima di Intermot, come Kawasaki e Suzuki. Tuttavia leffetto sugli appassionati e più semplicemente sui curiosi non è stato così dirompente.
In questi casi si cerca di evitare tutti i contatti che possano rivelare il risultato della gara e allo stesso modo numerosi potenziali acquirenti non hanno voluto conoscere i dettagli delle novità più eclatanti, per gustarseli in diretta toccandoli di persona a metà novembre. Ecco allora che linedita famiglia Bmw, che vara la serie monocilindrica G coniugata in tre tipologie differenti, le sempre attese supersportive 600 di Kawasaki e Honda con le 1000 di Yamaha e Suzuki, oltre alle proposte più nuove, che portano i nomi di Kawasaki Versys, Yamaha Giggle 50, Suzuki B-King, Morini Corsaro Veloce e Benelli Tre-K, Ducati Multistrada 1100 non faticheranno a essere considerate novità a tutti gli effetti anche a Milano. Senza dimenticare che a questi modelli si affiancheranno quelli che sono stati tenuti gelosamente custoditi dalle industrie italiane.
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