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Milano ferma per neve: l’inverno siberiano costa 3 milioni al giorno

Perdite nel settore del turismo, imprese bloccate Un milione e mezzo speso solo per liberare le vie

Milano ferma per neve: l’inverno siberiano costa 3 milioni al giorno

È bene riempirsi gli occhi con la bella nevicata su Milano, perché i dodici centimetri di neve caduti sulla città sono tanto suggestivi quanto (piuttosto) cari.
Tre dati, per cominciare.
Uno, quello della Camera di Commercio che, una volta gelata la neve, ha monetizzato in un milione di euro al giorno le perdite per il settore del turismo. L’altro, quello del Comune che per fare funzionare Milano al meglio ha speso un milione e mezzo di euro a notte. Il terzo, sempre della Camera di Commercio che ha quantificato in oltre 78 milioni di euro le perdite economiche per le imprese in Lombardia. Cara la mia nevicata insomma. Quanto ci costi. Due milioni e mezzo di euro si sono sciolti in sole 24 ore. Una parte sostanziosa se n’è andata nell’eccezionale pulizia di 17 milioni di metri quadri di strade e marciapiedi, per evitare che la neve e il freddo paralizzassero la città. Un milione e mezzo di euro appunto, tutti in una notte. Dentro ci sono gli oltre 8mila chilometri percorsi dai mezzi per la salatura, oltre 16mila percorsi con gli spazzaneve. Un’altra parte se n’è andata con i turisti che non sono arrivati. Sulla città oltre che la neve, sono piovute le disdette di quei turisti che in questo periodo vengono a Milano soprattutto per lo shopping. Ma la stagione non era proprio adatta a fare compere. Così, prenotazioni annullate, agenzie di viaggio col centralino bollente di disdette, e a catena pure aerei, tour operator, alberghi. Secondo la Camera di commercio le perdite si aggirano dal 5 al 10 per cento sul fatturato di questi giorni. Guadagno? Un altro secco meno dieci per cento da aggiungere a tutte le altre voci col meno davanti di questo tempo di crisi.
Viene fin troppo facile la battuta a Luigi Maderna, presidente Fiavet Lombardia: «Nevica sul bagnato». Ma da ridere c’è poco. «Si tratta di un'emergenza da molti punti di vista e tra i più colpiti sono gli spostamenti e di conseguenza i viaggi - ha spiegato - Sono giorni difficili e di forte lavoro per gli operatori del settore turismo per andare incontro alle richieste dei clienti, in molto casi si tratta di disdette date anche all'ultimo minuto, con rischi di possibili controversie per le penali da pagare e per le difficoltà di trovare riprotezioni». Non solo. Di calo in calo arriva anche l’allarme della Camera di Commercio di Monza e Brianza che ha quantificato una perdita di 140milioni di euro per le imprese del Nord Italia proprio dovute alla nevicata. Di cui appunto 78 milioni «solo» per la Lombardia che diventano 7 restringendo ulteriormente all’area metropolitana di Milano Monza e Brianza. Secondo una stima dell’ufficio studi i fiocchi via via che scendevano hanno provocato danni al sistema delle imprese della Lombardia per 78 milioni di euro in termini soprattutto di costi per il trasporto ritardato o bloccato delle merci (pari a più di 61 milioni di euro). La neve ha invece pesato poco sui ritardi e mancati arrivi delle persone sui posti di lavoro. L’impatto è stato quantificato in 16,5milioni di euro perchè rispetto alle nevicate degli anni scorsi hanno subito meno disagi negli spostamenti. Allarga le braccia anche Giorgio Montingelli dei commercianti. «Le vendite per noi nel centro della città si sono già ridotte del 40 con l’Area C. Con la neve siamo al lumicino.

E oggi in molti hanno dichiarato di essere intenzionati a chiudere bottega. Molti hanno già lasciato a casa il personale». Freddo e neve hanno un peso economico che in un periodo come questo misura ben più di quei 12 centimetri caditi dal cielo.

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