Milano, è l’ora della rivoluzione Via Djordjevic, Blair e Calabria

Il futuro dell’Armani passa da Gallinari e da un nuovo coach Blatt e Goree lasciano Treviso

Milano, è l’ora della rivoluzione Via  Djordjevic, Blair e Calabria

Il vento dei play off scoperchia le case di Roma e Milano, mentre Siena e Virtus Bologna prendono fiato aspettando l'inedita sfida scudetto che da mercoledì 13, campo del Montepaschi, a giovedì 21, passando per i turni del 15-17-19, tutte su Sky, tutte alle 20.30, se si arriverà ad una quinta partita, le vedrà impegnate nella festa conclusiva di una stagione che ritrova Pesaro in serie A e addirittura campione d'Italia con gli under 16.
Armani e Lottomatica pensano ad un nuovo allenatore, mentre la Benetton Treviso lo cambierà sicuramente perché ieri David Blatt ha detto che non resterà sul cavallo che soltanto lui poteva domare nella stagione del veleno e degli errori, addio doloroso come quello di Goree che andrà a Mosca da Ettore Messina dove sono disperati per la decisione di Papaloukas di tentare con la Nba, avendo già buoni contatti.
A Roma trattano per liberare Repesa, sbagliando ancora, la società e il tecnico che pure ha mille ragioni per sentirsi deluso, ma sembra che la Fortitudo cedendo Mancinelli pagherà in questo modo lo svincolo del tecnico che dovrebbe ridare ali alle aquile bolognesi chiuse in gabbia mentre torna sul Nettuno la bandiera con la Vu nera.
A Milano tende abbassate sul pensatoio Olimpia, ammesso che sia un pensatoio con idee che vanno oltre l'usato sicuro, ma non è più certa la posizione di Sasha Djordjevic, esordiente in panchina che ha pagato inesperienza e scelte sbagliate sue e del club. Se Treviso punta su tecnici giovani tipo Ramagli o Sacripanti, avendo rinunciato al Recalcati che, invece, piace sia a Roma che a Milano, non sappiamo davvero che strada prenderà l'Armani che si ostina a credere di aver perso in attacco la sua corsa scudetto contro la Virtus da cariche di Balaclava, mentre tutto il male è venuto da una difesa poco organizzata dove ognuno presidiava orticelli privati non il territorio della squadra. Basterebbe la dichiarazione di Calabria che parla di un gioco troppo individuale, proprio lui, per capire cosa succedeva in quel gruppo che si deve accontentare del ritorno in Europa. Dante il ribelle dice di non avere contratto e allora capisci anche tutti i suoi dolori.
Ricostruire partendo da Gengis Gallinari, congedando Blair e Calabria, ma la società sa che, per contratto con il padre del giovane talento, il futuro deve prevedere una soluzione che tenga il più lontano possibile il diciannovenne di ghiaccio dalla posizione di ala forte, il numero quattro che può servire se hai prospettive limitate, ma per uno che sogna la Nba è una prigione inaccettabile. Per ripartire serve un progetto tecnico serio e Bulleri dovrà dire se può partecipare alla ricostruzione. Aspettiamoci un cambio in panchina anche se il presidente Corbelli aveva confermato l'allenatore che era arrivato alle semifinali.

Se perdi sei solo ed è stato questo il peccato originale di un'Armani che non ha mai emozionato perché non correva, non aggrediva, non era mai decifrabile salvo che nelle giornate con le spalle al muro. Altro che stagione trionfale come dice Sale Djordjevic.

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