Milano piega Varese nel derby degli orrori

Sani Becirovic ricama al trotto i suoi 10 assist di professore da attimo fuggente e l'Armani vince la 90ª partita contro una rivale storica come Varese che in questa 159ª sfida, un tempo sublimazione del campionato e oggi solo un’operetta, regala tutto quello che può ad un’avversaria che si confonde, anche ieri 23 palloni buttati via, quando i suoi doppioni entrano in competizione, non con gli avversari, ma per avere un posto sul campo.
Il vento dell'est che gela Milano scalda invece i pochi credenti arrivati al Forum (3.600) in giornata proibita alle automobili e pure ai nostalgici. Meglio non essere arrivati in tempo per Meneghin e Peterson, rientrati ieri dagli Stati Uniti dopo aver ricevuto vaghe promesse dai tre italiani della Nba (ieri Gallinari ha perso di nuovo a Washington), perché certo non avrebbero riconosciuto nessuno degli uomini in campo degno di entrare in questa classica che nel primo quarto (17-9 sbloccato soltanto in finale di tempo dopo un imbarazzante 8-6 durato oltre 7 minuti) faceva venire i brividi.
Dicono che ci si deve aggiornare per andare avanti più spediti, ma a Milano cominciano ad avere qualche dubbio dopo aver visto la loro squadra segnare in tutto 12 punti nel terzo quarto, dopo averla trovata in pezzi su una «cassanata» di Hall, 20 minuti d'infelicità e solita incomprensione con il suo allenatore, 4 tiracci sbagliati, un fallo tecnico per proteste che dava a Varese il più 5 (51-56). Per fortuna del Mike fuori di testa, Varese si paralizzava a quota 56 punti e veniva fulminata dai ricami di Becirovic e da un parziale di 12-0. Milano resta seconda insieme a Caserta, ma c'è una bella differenza fra quello che ci ha fatto vedere la Pepsi a Biella e questo successo dell’Armani in cui molte cose sembrano non funzionare a livello di gruppo.


Così come non funzionano le scuse per tenere in gioco ancora Napoli che ieri ha visto i suoi ragazzini triturati (143-39, nuovo record di punti segnati in serie A, superato il 138-88 di Milano-Napoli 1971) da Siena che, come suggerivamo da tempo, ha mandato in campo i suoi under 17, partendo da Mattia Udom (18 punti come D'Ercole) per chiudere la farsa mentre la gente se ne andava dopo 14'. Società di serie A prestate a Napoli che non vuole ritirarsi i migliori giovani così almeno impareranno di più.

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