Milano vista da una mongolfiera: ultimo sguardo alla città che cambia

Le Alpi e la pianura Padana. E ancora più lontano il mare. Al centro una città mai come adesso in profonda trasformazione. Appare così Milano vista dall’alto. Dall’interno del grande cesto sospeso sotto il pallone aerostatico che da ieri campeggia nel cielo dello scalo ferroviario di via Farini. È a disposizione di tutti i cittadini che vogliano ammirare la metropoli da un punto di vista diverso. E da un’area, l’ex scalo ferroviario appunto, che presto cambierà fisionomia per essere restituito alla città. Per godersi il panorama dalla mongolfiera basta entrare nel civico 7 di via Valtellina e mettersi in lista d’attesa. Il volo è gratuito e può essere fatto fino a domani, dalle 9 alle 11 e dalle 17 alle 20. Il tutto grazie a un accordo fra Comune e Ferrovie dello Stato che, insieme, riqualificheranno tutte le aree ferroviarie dismesse della città, potenziando allo stesso tempo il sistema di mobilità urbana. «Questa iniziativa ci sembra un modo giovane e originale per coinvolgere i milanesi nella grande trasformazione che sta investendo la città - spiega l’assessore comunale allo Sviluppo del territorio, Carlo Masseroli -, dall'alto appare più chiaro come Milano si stia muovendo in modo intenso. Il nostro obiettivo è far partecipare tutti da subito, in modo che anche i cittadini possano esprimere la loro opinione e dirci come vorrebbero che diventasse un’area come l'ex scalo di via Farini». I binari ormai quasi del tutto inutilizzati - si estendono su una superficie di oltre 500mila metri quadrati - presto lasceranno il posto a zone verdi ed edifici residenziali. «L’iter ha già preso il via - conferma Carlo De Vito, amministratore delegato di Fs Sistemi urbani -, speriamo di concludere i lavori entro l’Expo del 2015. Entro l'estate firmeremo l'accordo di programma con Comune, Provincia e Regione». Per il momento, è stata presentata la variante urbanistica, che in sostanza permetterà di cambiare la destinazione d'uso dell'area. «Approderà in giunta comunale fra settembre e ottobre - afferma Masseroli -. In quella sede sarà discussa ed eventualmente approvata». A quel punto saranno preparati i progetti che, una volta condivisi da tutti i soggetti coinvolti, porteranno all’avvio della fase operativa. «Ridisegnare gli ex scali ferroviari è una grande occasione per noi e per la città - prosegue De Vito -. Per la nostra società rappresenta l’occasione per creare un plusvalore di centinaia di milioni di euro da utilizzare per potenziare il sistema ferroviario locale con importanti interventi infrastrutturali e tecnologici. Per Milano rappresenta una fondamentale occasione di sviluppo urbanistico». L’accordo, infatti, non si ferma allo scalo di via Farini. Ma ne coinvolge altri, fra i quali Porta Genova, Porta Romana e San Cristoforo. Per un totale di circa un milione di metri quadrati sui quali costruire case, uffici, negozi, servizi e aree verdi.

«Queste opere - conclude Masseroli - ci permetteranno di finanziare opere indispensabili come parcheggi di interscambio e nuove piattaforme logistiche».

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