Oscar Eleni
Una nuvola nera sulla testa della Fortitudo che sballa nel terzo quarto di Biella e cade ancora una volta peccando troppo in difesa, sbagliando tantissimo nel tiro da 3 (7 su 25) con il suo gioiello Belinelli che sembra davvero perduto in un mare tormentato (2 su 11 da 3) in una società dove hanno perso la testa troppo in fretta, mettendo in difficoltà Fabrizio Frates che ora dovrà sentirsi ancora processato da un presidente che forse dimentica che prima di lui c'erano state finali e scudetti.
La terza giornata del campionato grazia soltanto alla fine la Benetton che dopo aver avuto a metà gara 16 punti di vantaggio su Varese (Galanda 20 punti contro ogni tipo di critica) si è giocata la partita punto a punto vincendo in volata.
Giornata che lascia tre squadre da sole al comando, ma se non siamo sorpresi da Siena, vincitrice ad Avellino con una grande partita di Sato e il risveglio di Eze, se non possiamo più stupirci per l'Armani che anche ieri ha avuto in partenza il suo Attila Gallinari protagonista dell'allungo che in pratica ha chiuso la partita contro l'imbattuta Scafati dopo 20 minuti (52-29 con 14 punti dell'unno lodigiano, nella serata virtuosa di Watson 20 punti), dobbiamo ammettere che il terzo successo della Virtus contro l'imbattuta Capo d'Orlando dice che davvero la vecchia signora è tornata a far parlare bene dei suoi assaltatori, in una serata dove il brasiliano Giovannoni (15) è venuto fuori dal guscio.
Tre in testa, ma prime vittorie in campionato per Treviso, sempre malata di nostalgie, Teramo che, spinta da Anthony Grundy, 26 punti, ha pazientato contro Cantù, andando sotto anche due volte di 10 punti. Finalmente trova la strada per il canestro anche Udine che non sente mai la paura contro Montegranaro, nella serata felice di O'Bannon, ma il risultato più clamoroso, insieme a quello di Biella, è sicuramente il primo successo di Reggio Emilia contro Napoli che si era illusa dopo 10 minuti, ma poi è stata travolta dal furore della squadra di Pasquali che con Minard (17 punti), e Violette (19) ha fermato una candidata alla corsa per il titolo. Non fa scherzi la Roma di Repesa che a metà gara, spinta da Hawkins, 14 subito, aveva già risolto ogni problema (18-43), perdendo poi il filo quando ha cominciato a giochicchiare invece di spingere fino in fondo.
Virtus serena e divertente, Milano compatta come mai l'avevamo vista prima e questo è un segnale forte di una squadra e di un allenatore che si stanno guadagnando la fiducia dell'ambiente, una cosa speciale pensando al suo futuro che deve essere sicuramente in Europa, ma che servirà soprattutto a mettere in chiaro la situazione societaria perché sembra ormai sicuro che Giorgio Armani non soltanto ha voglia di continuare, ma vorrebbe anche prendersi l'intera gestione del club.
Per Varese la rimonta finale potrebbe voler dire che qualcosa si sta muovendo anche se Rolando Howell rischia davvero di finire prima del tempo la sua stagione.
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