Cronaca locale

Dal 7 gennaio in classe 140mila studenti. Vigili a presidiare scuole

Due orari di ingresso: alle 8 e alle 9,30. Cambiano le aperture di uffici e negozi

Dal 7 gennaio in classe 140mila studenti. Vigili a presidiare scuole

Rientro in classe da gennaio per 140mila studenti delle scuole superiori di Milano e provincia. Per poter consentire ai ragazzi di riprendere le lezioni in presenza il tavolo di coordinamento della Prefettura ha previsto la modifica degli orari dei negozi, degli uffici pubblici e dei servizi alla persone per evitare pericolosi assembramenti sui mezzi pubblici. Dal 7 gennaio cambiano dunque gli orari di apertura, che saranno scaglionati: i negozi (tranne quelli dedicati ai servizi essenziali) apriranno alle 10.15, mentre alle 9.30 spetterà a tutti i servizi alla persona e agli uffici pubblici. L'obiettivo, ha spiegato il prefetto Renato Saccone, è garantire il 75 per cento del ritorno in classe in presenza, precisamente il 50 per cento entro le 8 e il 25 per cento dalle 9.30.

«Abbiamo approvato un documento operativo intitolato Per tornare in classe - ha spiegato Saccone -. Una serie di azioni saranno rivolte a congelare i livelli attuali di smart working e aumentare questa modalità nel periodo che ci interessa e finché sarà necessario, per salvaguardare gli orari di punta tra le 7 e le 9».

Per quanto riguarda il rischio di assembramenti davanti alle scuole più grandi, il prefetto ha spiegato che sarà compito della polizia locale e della protezione civile vigilare: «Abbiamo preso in esame i punti dove gli assembramenti possono avere luogo all'entrata e all'uscita dagli istituti di alcuni poli critici e prevediamo una presenza delle polizie locali e volontariato della protezione civile dal 7 gennaio. Al centro dei pensieri e delle azioni ci sono i nostri ragazzi delle superiori e dei centri di formazione professionali».

Tra le soluzioni in campo, ha detto Saccone, Atm e TreNord «stanno studiando il trasporto da polo critico alla stazione Centrale con bus dedicati bypassando la metro». Per quanto riguarda i trasporti straordinari, ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana «sarebbe opportuno un inizio graduale: siamo convinti che sia la strada giusta per evitare assembramenti sui trasporti nelle ore di punta, oltre naturalmente alla richiesta di ulteriore trasferimento di risorse perché comunque dovremo integrare il trasporto pubblico e per fare ciò sono necessari 130 milioni di euro». Tra le soluzioni allo studio bus turistici dedicati o Ncc, i noleggi auto con conducente oltre ovviamente a un potenziamento delle corse, dal momento che la capienza consentita è del 50 per cento complessivamente, da calcolare non solo sui posti a sedere, ma anche su quelli in piedi. «Ci stiamo confrontando con i Comuni per scrivere una lettera (al Governo), è necessario arrivare a una dilazione sia dell'attività scolastica che lavorativa», spiega Fontana, «siamo pronti anche ad affrontare 75 per cento di presenza degli studenti per le scuole, anche se sottolineano l'opportunità di una presenza al 50 per cento almeno i primi giorni». Con le Università si ragionerà sulla didattica in presenza per il secondo semestre per programmarlo dalle 10.

Il prefetto ha precisato che «i risultati di questo piano saranno monitorati settimanalmente e, in caso di necessità, verranno attuate delle modifiche».

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