Cronaca locale

A 85 anni aveva un arsenale in casa

L'anziana litigava con la nuora per l'eredità: "Di te non saprà più niente nessuno"

Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)
Una volante dei carabinieri (foto di repertorio)

Una questione di famiglia decisamente inconsueta, sopra le righe. Soprattutto se si pensa che la protagonista è una provincialissima nonnina di 85 anni armata fino ai denti, manco fosse un samurai. Quando infatti i carabinieri di Monza hanno deciso di intervenire per capire che cosa stesse succedendo in quella casa di Seregno, hanno trovato che la signora, decisamente agée, custodiva un vero e proprio arsenale. E che alle minacce che volavano con le altre donne della famiglia avrebbe potuto dar corpo, eccome.

Ma veniamo alla vicenda. In una famiglia di Seregno, in Brianza, si stava consumando una faida tra una donna di 43 anni rimasta da poco vedova, la suocera 85enne e la cognata, figlia dell'anziana. Il motivo: ragioni ereditarie, quindi economiche, legate anche alla proprietà di un'azienda.

Durante una delle ultime liti erano volate le minacce. Pesantissime. Del tipo: «Vedrai che fine ti facciamo fare». E persino una frase che non poteva lasciare molto spazio alla fantasia: «Di te non saprà più niente nessuno».

Una tensione altissima, eccessiva. Impossibile rischiare che le parole si trasformassero in fatti, magari in una tempistica difficile da intercettare e bloccare. Per questo i carabinieri hanno deciso di vederci chiaro e di fare accertamenti. Scoprendo così che nell'abitazione della suocera della donna minacciata - l'85enne appunto, una agguerrita «vecchietta» originaria del Foggiano - erano ancora custoditi senza alcuna autorizzazione nove tra fucili e carabine, una pistola, svariate munizioni. Porto d'armi? Ma và! L'anziana signora aveva ereditato tutto dal marito, compresa «un'arma di incerta provenienza su cui sono in corso verifiche». E quella santabarbara se la teneva cara, tra le mura di casa.

I militari dell'Arma hanno sequestrato tutto in via cautelare con segnalazione all'autorità giudiziaria per detenzione abusiva.

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