Giannino della FrattinaUn intervento di «welfare culturale» spiegano gli organizzatori di Abbonamento musei, coniando una meravigliosa locuzione che c'è da augurarsi dilaghi tra le pubbliche amministrazioni. Perché una tessera da 45 euro (35 per over 65 e disabili, 30 per gli under 26 e 20 per gli under 14) che, grazie al contributo economico di Regione Lombardia, consenta di visitare per un anno intero gran parte del patrimonio artistico dell'intera regione, è di certo qualcosa che va ben al di là di una semplice promozione turistica del territorio.E così la tessera musei è stato un successo assolutamente imprevisto anche per il ruolino di marcia fissato nel progetto esecutivo. Perché se in Piemonte per arrivare alla straordinaria cifra di 120mila abbonati erano serviti 17 anni, in Lombardia son bastati nemmeno nove mesi per superare già quota 12.500. Ed è prevedibile che un progetto appena avviato abbia in futuro una progressione esponenziale, moltiplicando l'esercito degli «abbonati» alla visita culturale. «Anche perché - spiegano - la tessera non solo dà accesso ai luoghi d'arte e alle mostre temporanee senza bisogno di pagare un biglietto, ma soprattutto consente di essere costantemente informati di tutte le attività espositive e culturali organizzate da tutti gli aderenti alle iniziative». Creando così il fenomeno di un turismo culturale organizzato proprio grazie al sito di Abbonamento musei. Un modo anche per superare le inutili rivalità e incrementare l'affezione, perché lo studio dei numeri dimostra come la tessera spinga a moltiplicare gli ingressi e soprattutto a tornare anche più volte a visitare la stessa collezione. «Bisogna superare le inutili competizioni a favore di una logica di sistema». Ventuno i punti vendita in Lombardia e a Milano quello che ha funzionato di più è il Museo del Novecento con già a febbraio 3.500 tessere vendute. A seguire il portale web di Abbonamento musei, la Pinacoteca dell'Accademia Carrara a Bergamo e la Villa Reale di Monza.Per quanto riguarda le visite, al top ci sono le Gallerie d'Italia, il Museo Poldi Pezzoli, la Villa Reale di Monza, la Pinacoteca dell'Accademia a Bergamo, il Museo del Novecento, Santa Giulia a Brescia, la Triennale a Milano e la Pinacoteca Ambrosiana. Triennale che avrà di certo un picco a partire da domani, quando sarà inaugurata la XXI Esposizione internazionale. I musei con i maggiori ingressi reiterati sono l'Accademia Carrara e le Gallerie d'Italia in Piazza Scala.«Una bella iniziativa e anche un bello sforzo economico», spiega l'assessore alle Culture Cristina Cappellini che sottolinea come la Regione abbia già investito ben un milione e 600mila euro. «Un'esperienza che aveva funzionato bene in Piemonte e che abbiamo voluto allargare, approfittando anche dell'Expo.
Ma il picco delle tessere vendute c'è stato tra dicembre e gennaio, la dimostrazione che è un'iniziativa rivolta soprattutto ai lombardi. E ai giovani che con 20 euro, il costo di una cena, possono visitare per un anno tutti i musei che vogliono».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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