Preso a bastonate in faccia per 50 euro e un orologio. Giovanni Ravenna, oggi 86enne, fu aggredito alle spalle davanti alla porta di casa in via Valtorta il primo aprile di un anno fa, giorno di Pasqua, dallo stesso rumeno che 20 giorni dopo, pochi civici più in là, ridusse in coma un altro anziano che non si è mai risvegliato. Le telecamere del condominio ripresero la seconda brutale aggressione e il pensionato riconobbe in tv lo stesso rapinatore. Ravenna ha dovuto subire un intervento per la mascella fratturata, gli hanno inserito una placca di titanio sull'osso e ha affrontato mesi di riabilitazione. Lo scorso 13 giugno, visto anche il clamore suscitato dal caso, è stato accolto a Palazzo Marino dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo. Durante la conferenza stampa promossa dall'Unione nazionale vittime aggressioni violente) e dal capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, il Comune si è impegnato a sostenerlo con il fondo AssicuraMi, l'assicurazione che rimborsa spese mediche e il valore dei beni sottratti agli over 70 vittime di truffe, borseggi, rapine, furti anche con destrezza. A quasi un anno di distanza da quel giorno da incubo, Ravenna ha ricevuto la lettera che gli comunica il rimborso accreditato sul conto: 50 euro. «É una presa in giro, come si fa a fare un'offerta così ridicola - si sfoga -. Sono stato massacrato, ho rischiato la vita e mi risarciscono i 50 euro che mi hanno portato via col portafogli? Mi sarei aspettato un rimborso per il trauma subito». Il Comune fa presente che è stato rimborsato il rimborsabile. Le spese per l'intervento erano coperte dalla mutua, non ha dovuto sostituire serrature o affrontare spese legali.
Gli è stato saldato solo il valore del bene sottratto. Ma qui si arriva al nodo della questione. Nel 2017 è stato approvato in consiglio comunale un emendamento di Forza Italia che chiedeva un fondo ad hoc da 80mila euro per le vittime di aggressioni violente in città (senza limiti di età) e che fornisse una copertura anche per danni morali, assistenza psicologica. Durante l'incontro dello scorso giugno l'assessore si impegnò a rendere operativo al più presto il fondo, magari ampliando AssicuraMi che è stato però confermato per il 2019 con la stessa formula (e 74.700 euro di capienza). «Ravenna ha subito un'aggressione violenta e meschina, sicuramente è stato vittima di una brutalità che ha comportato anche un enorme spavento e un trauma che vanno al di là del danno economico e delle cure a cui ha dovuto sottoporsi - ammette Scavuzzo -. Il Comune però non può valutare né quantificare un eventuale risarcimento per danno morale: non è un ente pubblico che può sostituirsi al ruolo di un giudice nell'ambito di un processo. Il Comune ha cercato di sopperire mettendo a disposizione degli over 70 una polizza che possa aiutare a far fronte ad alcune spese essenziali per quanti sono stati vittime di furti, truffe o rapine. Un'assicurazione che ha alcune specifiche che non possono essere modificate in itinere perché oggetto di un bando». De Pasquale insiste: «Premesso che il caso di Ravenna è stato trattato con eccessiva fiscalità e lentezza, con lo shock che ha subito versargli a un anno di distanza 50 euro grida allo scandalo. Ma l'emendamento va tradotto in un fondo per le vittime di aggressioni violente. Si tratterebbe di sostenere poche decine di casi all'anno, si faccia contratto con un'altra assicurazione. A Milano ci sono tantissimi anziani e hanno una vita dinamica. Quando subiscono traumi del genere, la loro vita è scombussolata e vanno supportati anche per danni psicologici.
E le procedure anche per AssicuraMi vanno semplificate, si dà per scontato che un anziano abbia dimestichezza con pc e internet». Saranno presto stampati nuovi volantini da diffondere tra gli anziani. Nel 2017 sono state accolte 95 domande di rimborso e l'anno scorso 92.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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