«Senza sicurezza non c'è libertà» è lo slogan dei «security days» lanciati a livello nazionale dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e tradotti nella pratica a partire da oggi dal coordinamento cittadino del partito. Si comincia dal quartiere Baggio (con un gazebo a partire dalle 11 in via Quarti) e a Bruzzano con un punto di ascolto in piazza Fortunato (a partire dalle ore 15). «Partiamo da qui per proseguire ogni sabato in due quartieri storici della nostra città abbandonati ormai da anni dal centrosinistra» spiega il coordinatore cittadino Fabio Altitonante. Le prossime tappe saranno sabato 18 marzo in zona 6 e zona 8, il 25 marzo in due quartieri dei municipi 2 e 3 e il primo aprile nei municipi 4 e 5. «Non siamo populisti ma esigenti, mentre il centrosinistra si preoccupa di accogliere persone con non dovrebbero neanche essere qui - continua - noi diamo voce ai milanesi».
I volantini parlano chiaro. Si parte con l'appello «basta profughi» perchè «in Lombardia ci sono più di centomila immigrati irregolari e a Milano il sessanta per cento delle domande di asilo presentate sono respinte, senza considerare chi non le presenta neppure». Secondo step, le proposte. Come il «Riordino della polizia locale di Milano» che si traduce con «più agenti nei quartieri per un presidio del territorio. Oggi più di 2mila ghisa sono chiusi negli uffici o assegnati ad altri compiti».
Quarto punto: «Rispetto della legge sui luoghi di culto di Regione Lombardia». Forza Italia declina lo slogan «chiusura immediata delle moschee abusive. Il Comune di Milano deve rispettare le leggi anche se non piacciono».
La consigliera Fi Silvia Sardone, ieri in sopralluogo alla caserma Montello dove sono ospitati 300 profughi, riferisce che «risultano diversi abbandoni da parte degli ospiti e non si sa dove siano. La situazione è allarmante»
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