Una misura adottata soprattutto per le famiglie. Questa la sintesi del vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato sullordinanza anti alcol per i minori di 16 anni, in vigore da ieri notte dopo liniziale periodo di prova durato dieci giorni.
De Corato è realistico. Nessuno ha la bacchetta magica e non può esistere un provvedimento in grado di risolvere tout court la questione del consumo di bevande alcoliche fra i giovanissimi. «Non è che vogliamo abolire il problema dellalcol tra i minori - spiega il vicesindaco -. Piuttosto diamo un segnale preciso alle istituzioni e alle famiglie». De Corato dedica un commento a chi aspetta solo di conteggiare il numero delle infrazioni. «Non serve giocare con il pallottoliere delle multe. Lordinanza sullalcol non è una partita di calcio, che eccita a suon di gol. Milano la sua partita lha già vinta, perché ha portato a galla un problema rimosso. Sta poi allo Stato fare le leggi in risposta».
Lordinanza prevede una multa di 500 euro per i minori di 16 anni trovati a bere alcolici per strada. Punito anche chi vende, somministra o cede anche gratuitamente bottiglie e bicchieri ai ragazzini. «Il provvedimento è innovativo - prosegue De Corato - perché sanziona per la prima volta anche il consumo. Il già esistente articolo 689 del codice penale, in vigore da 60 anni, vietava già la somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni, ma non puniva i giovani».
In strada sono impegnati da ieri notte e per queste prime serate due pattuglioni da 22 ghisa ciascuno coordinati da due ufficiali, nove uomini dellAnnonaria e una quarantina di vigili in servizio. Ma anche carabinieri, polizia e Guardia di finanza potranno elevare contravvenzioni. Laltra grande novità è che punendo i giovani si notifica il verbale anche alle loro famiglie. In pratica i genitori verranno a sapere se i loro figli si sballano con birre, whiskey o cocktail quando escono con gli amici. «Le multe magari non risolvono il problema, ma faranno sì che le famiglie capiscano cosa succede quando i figli sono fuori. Personalmente ho la sensazione che molte mamme e molti papà non sappiano che i loro ragazzi si ubriacano già in tenera età», conclude il vicesindaco.
Che i giovanissimi abbiano già una pericolosa confidenza con lalcol è confermato innanzitutto dalle statistiche. Basti pensare che il 34 per cento degli undicenni ha già avuto almeno una volta problemi legati alla bottiglia e che un ragazzo su cinque tra gli 11 e i 15 anni è a rischio dipendenza. Ecco perché, prima di far fioccare le multe, il Comune aveva predisposto per lordinanza un inizio soft e durante i dieci giorni di prova aveva provveduto a sensibilizzare i ragazzi sui pericoli dellalcol.
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