Anagrafe, basta code il telefonino chiama quando è il tuo turno

Il tempo medio di attesa è di 32 minuti Il biglietto si può «staccare» on line Un avviso al momento di presentarsi

Addio code all'anagrafe? Forse. Da ora in avanti il numero si può «staccare» dallo smarthpone e il tempo di attesa scatta già nel tragitto da casa allo sportello. O si passa al bar, al supermercato, ai giardinetti. Il Comune ha presentato ieri il nuovo servizio «Qurami», la prima app per smarthpon e tablet che sipuò scaricare gratuitamente e consente di scaricare un biglietto virtuale che al proprio turno basterà mostrare all'operatore comunale. In tempo reale inoltre si potrà controllare il numero di persone in fila e il tempo di attesa medio in ognuna delle 15 sedi anagrafiche, scegliendo la più vicina o quella meno affollata in quel momento. L'app peraltro localizza la posizione dell'utente, calcola automaticamente i tempi di percorrenza e qualche minuto prima lo avverte con un allarme che il suo numero sta per essere chiamato. Per l'assessore ai Servizi civici Franco D'Alfonso e quello all'Innovazione, Cristina Tajani, sarà «una svolta».

Oggi il tempo medio di attesa all'anagrafe di via Larga è di 32 minuti. Un esempio tipo? Ieri mattina alle 11.30 erano già registrati 335 accessi ai agli sportelli - sedici quelli aperti - e risultavano in possesso del biglietto 140 persone, con un'attesa prevista per il servizio di 31 minuti. «Non abbiamo paura di dire che c'è perdere mezz'ora, fornendo la mappa della situazione in tempo reale preferiamo essere trasparenti e mettere in condizione i milanesi di scegliere l'orario e la sede meno affollate» spiega il direttore dei servizi anagrafici Andrea Zuccotti. E la app forse potrebbe far scattare davvero una rivoluzione virtuosa per tutti, operatori agli sportelli e residenti. Invece di aspettare in sala si può ottimizzare il tempo di attesa facendo altro.

Ma i milanesi sanno cogliere davvero le opportunità offerta dai servizi on line? Per ora, così così. L'assessore D'Alfonso riferisce che almeno il 30% dei documenti cartacei che vengono richiesti sono inutili, non più necessari. Ad esempio quando si fanno operazioni notarili «per abitudine si portano gli atti anagrafici ma solo per inerzia, i notai possono fare un accesso diretto agli atti». E da anni registrandosi al sito del Comune si può saltare la coda per la richiesta di certificati anagrafici e di stato civile, per presentare la domanda o il cambio di residenza, per chiedere il pass della sosta. Ad oggi, l'unico documento per cui è davvero necessario presentarsi di persona allo sportello è la richiesta della carta di identità. Ma per abitudine o perchè non si conosce il servizio on line, nell'ultimo anno su 334mila certificati rilasciati nelle quindici sedi anagrafiche, solo 95mila sono stati emessi on line. I più richiesti sono il certificato di residenza (36mila) e di stato di famiglia e cittadinanza (23mila).

Le pratiche di cambio residenza o indirizzo inviate via e-mail hanno raggiunto un buon punto: circa il 20% del totale, e in aumento dell'8% rispetto al 2014. Un passo alla volta. «Qurami» si può scaricare dagli store di Android, Apple, Blackberry e Windows Phone.

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