Otto nuove intitolazioni per le vie di Milano. E la toponomastica che cambia sembra celare anche una memoria del passato a senso unico. Per questo, mentre Bettino Craxi aspetta ancora di vedersi assegnata una targa, nelle vie di Milano svetta il nome di Camilla Cederna, giornalista dell'Europeo e dell'Espresso che raccontò il Sessantotto e gli anni di Piombo. A lei sarà dedicato il giardino all'interno di piazzale Baracca.
A Jiri Pelikan, europarlamentare, giornalista e politico, protagonista della Primavera di Praga ed esule in Italia, sarà intitolato il passaggio conseguente via Zamenhof e compreso tra via Balilla e via Giambologna.
Ad Aldo Aniasi, ex partigiano e sindaco di Milano dal 1967 al 1976, la giunta ha deciso di intitolare il parco posto tra l'intersezione di via Novara con via Cascina Bellaria e a nord con via Ferdinando Giorni (parco di Trenno). Un omaggio all'ex primo cittadino ma anche al combattente che fu in prima linea con le Brigate Garibaldi come Iso Danali (anagramma del suo nome).
Sulle targhe finiscono anche «Nina» Vinchi, uno dei nomi simbolo dell'eccellenza del Piccolo Teatro nel mondo, la poetessa Lalla Romano, alla quale saranno intitolati gli spazi verdi in via Brera, Giuseppe Lazzati, rettore dell'università Cattolica. E ancora Federico Mauro, il bambino scomparso nel marzo 2011 per una grave malattia.
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