Aperitivi e shopping, Milano regina d’estate

I turisti a caccia delle grandi firme e delle mode chic. Ma molti negozi sono chiusi durante tutto agosto

Piace perché è chic. Stile e glamour sono le parole chiave, accattivanti quanto basta per convincere gli stranieri a prendere un biglietto di andata e ritorno, destinazione Quadrilatero e i locali di cui la città «in primavera-estate pullula» e che diventano «vere e proprie attrazioni». Visti da fuori poi, gli aperitivi valgono il viaggio. Così scriveva il quotidiano austriaco Die Presse a maggio. Il giornale svizzero on line Punckt.ch suggerisce una gita a Milano d’estate, quando vengono fuori i lati positivi della città «brutta»: «Della calca della stagione lavorativa non c’è traccia» e dopo un tour di shopping è d’obbligo passare la serata sui Navigli «tra il mormorio dei canali e il canto dei grilli». The Sydney Morning Herald disegna la mappa - dallo shopping ai bar e night-club aperti da stilisti come Armani e Dolce e Gabbana, mentre il francese Le Petit Journal consiglia il parco Sempione, per le abbronzature estive e la vita notturna. Sempre più citata dai giornali esteri, per la prima volta Milano entra nella top ten delle metropoli più vive d’estate. Ottava al mondo, preceduta da New York, Londra, Parigi, Barcellona, Berlino, Roma e Madrid. Chiudono la classifica invece Pechino e Dubai. L’Osservatorio internazionale «Nathan il Saggio» ha preso in esame 1.237 articoli usciti in 12 Paesi stranieri tra primo maggio e 31 luglio. Sotto esame sia il numero di citazioni e articoli delle metropolitane mondiali uscite su giornali internazionali, sia l’«apprezzamento qualitativo». Se la Grande Mela conquista per i concerti a Central Park (18,4% del campione) e Parigi per la spiaggia lungo la Senna (20,1%), è il rito degli happy hour (10,5%), ricchi e raffinati, a far scalare anche a Milano la classifica del divertimento: l’anno scorso era al quindicesimo posto. Il visitatore-tipo delle oasi metropolitane, secondo la stampa estera, è appassionato di storia ma anche shopping-maniaco, modaiolo e amante della musica. Sotto la Madonnina quindi può trovare quello che cerca. E un palinsesto di eventi messi in campo dal Comune che quest’estate hanno raccolto un boom di visitatori: dal milione di persone che hanno affollato i concerti di San Siro e all’Arena civica, dove domani si chiude la seconda edizione del Milano Jazzin’ Festival alle Colonne di San Lorenzo dove tra teatro e cinema muto si radunano ogni sera oltre 200 spettatori. «I margini di miglioramento non mancano - ammette l’assessore ai Grandi eventi Giovanni Terzi, sindaco di metà agosto, soddisfatto per il risultato dell’indagine -. Già per la prossima estate stiamo pensando a un calendario di eventi che arrivino fino a settembre e un grande concerto anche a ferragosto».
Dati negativi, punzecchia il massmediologo Klaus Davi, sono «i negozi chiusi, il commercio assente in diverse zone della città» e una comunicazione ancora troppo debole su concerti ed eventi. «Buona la sinergia indiretta tra Milano e Roma».

Terzi concorda sulla «carenza dei servizi» e assicura più impegno per la pubblicizzazione degli eventi. Il servizio dei Tusanett ad esempio - 40 studenti dello Iulm che illustrano ai vacanzieri le iniziative della Bella Estate - sarà replicato sotto Natale.

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