Applausi a destra Per i compagni «è una repressione intollerabile»

Applausi a destra Per i compagni «è una repressione intollerabile»

La «continua repressione contro spazi sociali importanti», dove «si producono cultura e aggregazione è intollerabile». Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero a poche ore dallo sgombero del Lambretta ieri ha espresso propria «solidarietà» e quella del partito agli occupanti e ha chiesto «basta sgomberi». Dovrebbe andare a ripeterlo davanti a quella platea di 20mila famiglie che da anni, senza prepotenze ma seguendo le regole, sono in lista d'attesa per una casa Aler. Le villette liberate ieri saranno messe in vendita per incassare soldi che serviranno per l'edilizia sociale. I progetti di «cultura e aggregazione» citati da Ferrero hanno un costo sociale intorno agli 8 milioni di euro, la base d'asta per le nove villette di via del sarto (incluse quelle occupate dal Lambretta) che compariva nel bando pubblicato un anno fa da Aler. Al Lambretta erano allestiti tra l'altro bar e trattoria «tax free», una piccola spa abusiva sul modello del Leoncavallo.

Festeggia per il «ripristino della legalità» il capogruppo della Lega Alessandro Morelli e «apre» la campagna elettorale per il segretario lunmbard a Palazzo Marino: «Bene, fuori un centro sociale abusivo, ma con Salvini sindaco fuori tutti».

L'assessore regionale alla Casa Paola Bulbarelli esprime un «sentito ringraziamento a Forze dell'ordine e Aler». E al braccio destro del sindaco Paolo Limonta, che Lambretta e attaccato Regione e Aler («gli enti che tengono spazi sfitti sono più illegali di chi li occupa») ribatte che il Pirellone ha già messo a disposizione «128 milioni per gli alloggi popolari e ne ha recuperati altri 66 per le Aler nel Bilanbio, sono fondi regionali, non certo del Comune». Ma «lo scontro non serve a niente e a nessuno». Il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Altitonante incita alla «tolleranza zero con gli abusivi». Nel 2013 a Milano «ci sono state più di 3.500 occupazioni abusive, in Regione abbiamo lanciato un segnale forte introducendo anche nello statuto di Aler misure di contrasto.

Dispiace constatare che fino a oggi il Comune si sia impegnato solo a garantire i servizi sociali per aiutare gli abusivi a trovare un'altra sistemazione». «Chissà - pungola Riccardo De Corato (Fdi) - se anche stavolta Limonta prenderà carta e penna per bacchettare il questore per lo sgombero come 2 anni fa». Questa volta ha protestato solo su Facebook.

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