Cronaca locale

"Area B è iniqua". Il centrodestra occupa Palazzo Marino

L'opposizione ha chiesto un incontro a Beppe Sala, che ha accettato ma ha già messo le mani avanti: "Non cambio idea"

"Area B è iniqua". Il centrodestra occupa Palazzo Marino

L'istituzione dell'area B a Milano sta sollevando non poche polemiche, sia politiche che civili. Le parti sociali si lamentano per i divieti alla circolazione imposti da Beppe Sala, che di fatto arrecano un disagio importante a migliaia di pendolari e di milanesi che non potranno utilizzare la loro auto. L'unica deroga sarà concessa a chi deciderà di pagare per il progetto integrato Move-In, una sorta di scatola nera che dà diritto a un tetto massimo di chilometri fino a settembre del prossimo anno. Ma il sindaco appare irremovibile anche davanti all'occupazione dell'aula consiliare da parte dei consiglieri di opposizione di Palazzo Marino che, anche se hanno ottenuto un incontro con il primo cittadino di Milano, hanno già la parola di Sala che l'area B non verrà in alcun modo sospesa o modificata.

Questo pomeriggio, dopo l'intervento del consigliere in forza Lega Samuele Piscina, alcuni consiglieri di opposizione hanno occupato il centro dell'aula esponendo cartelli con la scritta: "Area B, stop divieti ideologici". Il centrodestra, anche in ambito locale, si è dimostrato ancora una volta unito nel pretendere "di fissare un incontro con il sindaco Sala per affrontare urgentemente il tema dei divieti di area B e C e ascoltare le richieste dei cittadini", si legge nella nota congiunta delle forze di opposizione a Palazzo Marino. "I milanesi non sono nelle condizioni di cambiare le automobili con questa crisi economica. Dalle associazioni di categoria, dai sanitari, dalle forze dell'ordine, dagli ambulanti, dagli artigiani, dagli imprenditori edili, dagli artigiani, dagli anziani, dagli ispettori di lavoro e dalle famiglie si è sollevata forte la richiesta di bloccare questo provvedimento iniquo", si legge ancora nella nota.

Un appunto, quello delle forze politiche, che trova riscontro nella gente comune, nei lavoratori che evidentemente Beppe Sala e la sua giunta non vogliono, o non sono in grado, di ascoltare. "Non tenere conto delle condizioni attuali del nostro Paese e della nostra Milano è totale follia. In seguito alla richiesta, la maggioranza in aula ha chiuso i lavori della seduta rinviando la discussione dei punti all'ordine del giorno. I consiglieri pretendono che dopo l'incontro riservato il sindaco riferisca in aula", conclude la nota. L'incontro ci sarà, tuttavia Beppe Sala ha già messo in chiaro le sue posizioni: "Su area B vado avanti per la mia strada, credo che sia giusto, in una politica che è fatta di grandi dichiarazioni. In campagna elettorale poi i politici non hanno il coraggio di fare le cose, io il coraggio ce l'ho. Non c'è nessuna possibilità che io cambi idea su questa cosa".

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