Cronaca locale

Area C, "ferie" più corte per fare cassa

Tanti milanesi in città per colpa della crisi: la giunta ne approfitta e spegne le telecamere solo una o due settimane

Area C, "ferie" più corte per fare cassa

Area C non serve a fare cassa. Il sindaco e il suo assessore alla Mobilità, Piefrancesco Maran, hanno provato a convincerci in tutti modi. Ma ora la giunta si trova a fare i conti al centesimo anche sulle ferie estive del provvedimento, le telecamere potrebbero rimanere accese ad agosto almeno diciotto giorni, forse di più. La decisione verrà presa nella seduta di venerdì prossimo, ma dare il via libera alle auto in centro dal 6 al 24 agosto come ci si attendeva (in realtà se non ci fosse stata la sospensiva del Tar un anno fa il ticket sarebbe stato sospeso già il 31 luglio) viene quantificato in quasi un milione di euro in meno in Bilancio. Dunque si ragionerebbe sullo stop dal 12 al 25 agosto o, ipotesi ancora più drastica, dal 12 al 18, che tolto il weekend già gratuito tutto l'anno, si ridurrebbe a cinque giorni concessi per grazia ricevuta ai milanesi di ingresso senza pedaggio nella Ztl. Sembra che anche parte della giunta non veda di buon occhio l'inasprimento, si prevede un braccio di ferro tra gli assessori venerdì.

Le statistiche dicono che la metà dei milanesi potrebbe rinunciare alle ferie ad agosto per la crisi, un dato che potrebbe aver pesato nei ragionamenti di Palazzo Marino (più gente, più ticket), ma per il coordinatore cittadino del Pdl Giulio Gallera va fatto proprio un ragionamento al contrario: «Più famiglie rinunciano alle vacanze, vogliamo almeno lasciarle arrivare in centro senza l'incubo delle attese lunghe per i bus, sovente pure senza l'aria condizionata? Per la giunta sembra che l'obiettivo sia solo rastrellare denaro, senza alcuna strategia. Vogliono che la gente non usi l'auto e aumentano gli abbonamenti, mettono Area C come provvedimento anti-traffico ma poi non vogliono spegnerla nemmeno ad agosto».

E gli assessori Maran e Franco D'Alfonso (Commercio) hanno convocato giovedì un incontro con le 14 categorie produttive della città per discutere di eventuali correzioni al provvedimento dal prossimo autunno. Margini di trattativa? Quasi nulli. Maran conferma solo che da settembre arriveranno le mini-multe, la possibilità di pagare meno (si parla di 30-35 euro invece di 70) per chi passa sotto le telecamere senza ticket ma si mette in regola entro 48 ore. Il rappresentante di Confcommercio Simonpaolo Buongiardino proverà comunque a tornare alla carica con la richiesta di spegnere Area C tutti i giorni alle 18 invece che alle 19.30 come il giovedì, e chiederà lumi sul destino dei «Giovedì dello shopping», quel programma di eventi che era all'origine dell'orario corto ma che non è mai decollato. «Sarebbe ragionevole - insiste - anche pensare a tariffe differenziate tra gli orari di punta e il resto della giornata».

Ma la sinistra non sembra più intenzionato a correggere l'impianto fino a fine mandato.

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