Cronaca locale

Si finge bocconiano per svaligiare le case milanesi: preso il ladro

È finito in manette Klodian Nikolli, il 27enne albanese che rubava con classe in lussuose case milanesi

Si finge bocconiano per svaligiare le case milanesi: preso il ladro

È stato arrestato Klodian Nikolli, albanese di 27 anni, conosciuto come Dottor K, per non diffondere il suo vero nome. Infatti, questo giovane con la faccia da bravo ragazzo era già stato fermato e da febbraio era ai domiciliari. Che ovviamente quasi subito ha evaso. Diventando da quel momento un ricercato dalla polizia. L’8 maggio però una volante lo ha riconosciuto a bordo della sua auto di lusso e la sua fuga è così terminata. La storia di questo ladro gentiluomo ha qualcosa di affascinante, quasi alla Lupin III. Nikolli infatti si era costruito una identità da bravo ragazzo, studioso e lavoratore, si faceva chiamare “l’economista”. Nome derivante dalla sua, falsa, laurea in Economia politica presa alla Bocconi, ovviamente con il massimo dei voti. Se uno finge lo fa nel migliore dei modi.

Avvicinava le sue vittime all’università, con classe e signorilità, esibendo orologi costosi e anelli. Da ragazzo di buona famiglia insomma. Diverse le studentesse che si sono innamorate dei suoi occhi e del suo modo di fare. Sapeva conquistare la loro fiducia, tranne poi rubare in casa. Fisico atletico ottenuto dopo ore di allenamenti in palestra e orologi di marca da esibire agli ignari amici. Nulla che potesse fare pensare a un ladro, pronto a colpire entrando in abitazioni di lusso. E anche il modo in cui è stato arrestato è particolare. Il 27enne infatti è stato notato da una pattuglia, tra l’altro con a bordo gli stessi agenti che già lo avevano arrestato in precedenza, vicino al Niguarda. Nikolli era sulla sua macchina, una Mercedes classe A bianca, riconosciuta grazie alla targa.

All’inizio ne è partito un normale inseguimento in macchina. Quando però è entrato sulla Milano-Meda ha deciso di abbandonare l’auto e continuare a piedi, sfidando anche il traffico. Nella fuga si è anche rotto tibia e perone. Ma alla domanda del perché avesse deciso di scappare a piedi, il fuggiasco ha risposto che, fregare la polizia correndo, gli avrebbe dato più gusto. Peccato per lui che non è andata così. Adesso è in ospedale controllato a vista dagli agenti che non lo perdono un momento.

Appena uscirà dall’ospedale per lui si apriranno le porte del carcere.

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